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Compro oro: Antico, calano negozi ma crescono gioiellieri che acquistano 'usato'

23 marzo 2015 | 15.21
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Ragno: "Prende sempre più piede la tendenza, del tutto innovativa, del cosiddetto 'outlet del gioiello', figlio delle contingenze e delle ristrettezze economiche degli italiani".

Compro oro: Antico, calano negozi ma crescono gioiellieri che acquistano 'usato'

"Calano i negozi 'Compro oro', ma aumentano i gioiellieri che acquistano oggetti preziosi usati". A dirlo Nunzio Ragno, presidente Antico (Associazione nazionale tutela il comparto dell'oro). "Mentre si registra da una parte -fa notare- il calo del numero dei negozi 'Compro oro' (da 36.235 a marzo 2013 a circa 23.260 a febbraio 2015), intesi come acquisto di oggetti preziosi usati con rivendita solo a fonderie, dall’altra si osserva un incremento significativo dell’attività tipica di compravendita di gioielleria usata per mano dei tradizionali gioiellieri".

"Questi ultimi infatti, dovendo affrontare -spiega- il difficile momento di contrazione della produzione e commercializzazione della gioielleria (nuovo), guardano con estremo interesse alle potenzialità offerte dall’acquisto e successiva commercializzazione dell’usato prezioso".

Così, il presidente Ragno parla di "uno scenario in cui, nonostante le difficoltà economiche del momento, l’attività di commercio degli oggetti preziosi resiste, con le dovute e necessarie modificazioni". "Aumentano, in tale contesto, infatti, i gioiellieri che effettuano attività di compro oro (attività di compro oreficeria e gioielleria usata) spinti anche dalle variazioni registrate negli acquisti degli italiani - spiega - che orientano le proprie preferenze verso diverse tipologie di oggetti, come prodotti hi-tech, da regalare nelle varie ricorrenze".

"Di pari passo, prende sempre più piede la tendenza, del tutto innovativa, del cosiddetto 'outlet del gioiello', figlio delle contingenze -precisa Nunzio Ragno- e delle ristrettezze economiche degli italiani. Dal monitoraggio di Antico, resta ancora elevata la percentuale di oggetti in oro detenuti dagli italiani; infatti, si parla di un quantitativo generale posseduto pari al 63% della gioielleria (prodotta dal dopoguerra al 2000 e poi rivenduta fino ad oggi), ancora nelle mani degli italiani".

"La quotazione allettante del metallo giallo riferita agli ultimi tre mesi (si è passati da 29 euro in media a 35 euro per grammo) -continua Nunzio Ragno- rappresenta l’ulteriore tassello a completamento del quadro complessivo che, pur in presenza di una incontrovertibile sofferenza del settore, lascia intravedere buoni riscontri per gli operatori che praticano l’attività di ritiro dell’usato dai privati cittadini".

Secondo le stime di Antico, "il comparto del commercio degli oggetti preziosi usati in Italia (compro oro + gioiellieri) fa registrare volumi attuali per un totale di 162-170 tonnellate di metallo prezioso transatto per un giro d’affari che va dai 4,5 ai 5,3 miliardi di euro".

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