cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 09:55
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Regionali: sindacati Liguria, puntare su lavoro e infrastrutture

17 aprile 2015 | 14.25
LETTURA: 3 minuti

I rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil con Labitalia parlano della situazione locale in vista delle prossime elezioni regionali. Cepollina (Confind. Liguria): "Politica sia più orientata a mondo imprese".

Regionali: sindacati Liguria, puntare su lavoro e infrastrutture

Lavoro, infrastrutture, sistema aeroportuale e industria manifatturiera. Questi gli asset su cui dovrà puntare la Regione Liguria, nella prossima legislatura. A pensarla così i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil, che con Labitalia parlano della situazione locale tra problemi da affrontare e aspettative, in vista delle prossime elezioni regionali.

"Veniamo da una fase prolungata di crisi -dice Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria- e dalla campagna elettorale ci aspettiamo un serio impegno sul lavoro e sulla lotta alla povertà, in modo da affrontare i nuovi bisogni della società. L'agenda politica regionale -sostiene- deve mettere al centro non solo il lavoro, ma anche una strategia che valorizzi i fattori di competitività propri del nostro territorio. Come, ad esempio, il sistema portuale e infrastrutturale così da facilitare i collegamenti".

"Sicuramente -ammette Federico Vesigna- in questi anni la Regione Liguria ha dimostrato una forte capacità nell'affrontare le emergenze occupazionali, riuscendo anche a mantenere i poli industriali, tuttavia servono politiche strategiche ad hoc per misurarsi nella sfida occupazionale".

Anche per Antonio Graniero, segretario generale Usr Cisl Liguria, "è fondamentale avviare un percorso concreto di programmazione che 'indichi' dove deve andare la Regione Liguria". "Siamo ancora al palo, per quanto riguarda le infrastrutture, è vero, tuttavia che la Regione non può fare tutta da sola", avverte.

"Conti alla mano: servono 20 miliardi di investimenti -spiega- per far ripartire il porto di Genova che deve essere un 'porto d'Italia'. Lo dico non per campanilismo, ma perché questo non può essere il Paese dei 10-20 o 30 porti".

"Un punto di partenza per rilanciare -rimarca Graniero- anche l'industria locale. Ormai è da tempo che stiamo perdendo parecchi pezzi industriali o li stiamo ridimensionando. Il tutto a danno dell’occupazione, con i nostri giovani che non trovano più lavoro nella nostra regione. Siamo preoccupati per Selex e Finmeccanica; situazioni che devono essere affrontate con il buon senso".

Dello stesso parere anche il segretario generale Uil Liguria, Pier Angelo Massa: "Non ne faccio una questione politica, per noi il problema è che si formi una giunta regionale che risolva i problemi annosi che toccano la regione Liguria".

"Persistono questioni pesanti per le infrastrutture -ricorda- che richiedono una soluzione che attivi un sistema efficiente in chiave portuale e turistica che rappresentano il dna lavorativo ligure. Si devono individuare scelte industriali che portino lavoro, evitando di perdere pezzi industriali".

"Per percorrere una strada che porti a scelte strategiche per il rilancio del territorio -assicura Massa- si deve competere a livello di qualità. Servono ingegneri del turismo, ad esempio, per capire come si può fare e non agire per improvvisazione. E' il territorio a chiederlo per questo non c'è più spazio per i dilettanti".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza