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Lavoro: 23% italiani scartato a colloquio perché non parla inglese

28 aprile 2015 | 12.05
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Secondo una ricerca Aba English, accademia online specializzata nell’insegnamento della lingua inglese, gli abitanti del Belpaese sono consapevoli dell’importanza della lingua di Shakespeare nel mondo globale e uno su due lo studia proprio per lavoro

Lavoro: 23% italiani scartato a colloquio perché non parla inglese

Sei italiani su 10 che studiano inglese hanno un lavoro, mentre un italiano su 2 studia inglese per lavoro. E il 23% degli italiani ammette di essere stato scartato a un colloquio di lavoro per colpa di un livello di inglese insufficiente. Sono alcuni dei risultati evidenziati da uno studio realizzato da Aba English, accademia online specializzata nell’insegnamento della lingua inglese con una metodologia basata sui principi del metodo naturale.

Lo studio conferma che avere un buon livello di inglese è un requisito indispensabile nel mondo del lavoro. Secondo l'indagine condotta tra più di 3 milioni di studenti, il 65% degli italiani che studia inglese ha un lavoro, una percentuale che dimostra la stretta relazione tra la conoscenza dell’inglese e la possibilità di lavorare anche in tempi di crisi. Un altro 17% studia inglese mentre è alla ricerca di un lavoro, nella speranza che, migliorando la lingua, migliorino anche le possibilità di trovare un’occupazione. Il resto degli intervistati sta ancora studiando (18%).

E sembra proprio che gli italiani siano ben consapevoli della necessità di parlare un inglese fluente per il proprio lavoro. Infatti, la maggioranza afferma di studiare inglese per motivi professionali. Che si tratti di trovare un nuovo lavoro o di fare carriera all’interno della propria azienda, il lavoro è la ragione che motiva il 55% degli intervistati a rimettersi a studiare. Ovviamente, la lingua di Shakespeare si studia anche per poter comunicare nei propri viaggi all’estero (16%) o per il desiderio di conoscere una nuova cultura (14%). Il restante 15% adduce ragioni varie.

L’inglese è considerato così importante dagli italiani che nel recente sondaggio di Aba English l’85% ha dichiarato di essere favorevole a sovvenzioni statali per lo studio dell'inglese. Tra le ragioni, il 26% addita la carenza della scuola. Solo il 15% pensa che lo studio di questa lingua straniera non dovrebbe essere finanziato.

Gli italiani sono consapevoli dell’importanza dell’inglese nel mondo globale in cui si trovano e per questo motivo quasi la metà degli intervistati (44%) dichiara di dedicare almeno tre ore alla settimana all’apprendimento delle lingue, mentre il 36% cerca di studiare tra una e 3 ore alla settimana. Solo il 20% dedica meno di un'ora allo studio dell’inglese.

La ricerca condotta da Aba English spiega che il 23% è alle prese con la lingua della Regina da ben dieci anni, mentre per il 22% la relazione con questa lingua straniera dura tra i tre e i dieci anni. Complice la crisi, c’è anche chi ha ricominciato a studiare da poco: il 25% da uno a tre anni; il 30% da meno di un anno.

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