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Welfare: Assinter, manifesto per Servizio sanitario nazionale 3.0

07 maggio 2015 | 17.11
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Clara Fresca Fantoni: "La sanità digitale vale 110 milioni di euro all’anno; se non si garantirà un adeguato passaggio al digitale, non solo si rischia che non vengano raggiunti gli obiettivi stabiliti nella strategia crescita varata dal governo, ma anche di veder compromesso il nostro buon welfare sanitario"

Welfare: Assinter, manifesto per Servizio sanitario nazionale 3.0

Per la prima volta, le società di Information communication technology pubbliche di Regioni e Province autonome e i più importanti player italiani di settore propongono un manifesto di azione congiunta per favorire l’avvento di un Servizio sanitario nazionale 3.0. Con questo obiettivo Assinter Italia, insieme a gruppo Engineering, Dedalus spa, Santer Reply spa, Consorzio Health Innovation Hub, Data Management spa, Exprivia spa e il Gruppo NoemaLife, hanno presentato oggi un manifesto aperto a tutti gli operatori interessati, al governo e ai ministeri competenti.

“La sanità digitale -spiega la presidente di Assinter, Clara Fresca Fantoni- vale 110 milioni di euro all’anno; se non si garantirà un adeguato passaggio al digitale, non solo si rischia che non vengano raggiunti gli obiettivi stabiliti nella strategia crescita varata dal governo, ma anche di veder compromesso il nostro buon welfare sanitario".

"Come società Ict in house di Regioni e Province autonome -sottolinea- la nostra azione è complementare a quella delle Regioni. Dal tavolo di oggi può nascere una spinta capace di dare un nuovo impulso allo sviluppo della sanità digitale, mettendo al centro il cittadino, un nuovo ruolo per le società pubbliche e la valorizzazione del mercato. Oggi, tutti noi testimoniamo la nostra volontà insieme alle aziende leader di settore. Come tale, questa iniziativa -precisa- è pensata per essere aperta a tutte le aziende e i soggetti interessati allo sviluppo del Paese".

Per Dario Buttitta, direttore generale Pubblica amministrazione e sanità del gruppo Engineering, "questo programma è un laboratorio innovativo che coniuga l’eccellenza delle imprese private italiane con la Pa, con l’obiettivo di superare il vecchio paradigma di informatizzare la sanità ponendo invece il cittadino al centro del processo". "E' una sfida -dice-che deve partire in Italia, per portare le nostre idee e progettualità anche all’estero: per gruppo Engineering è un impegno e un privilegio raccoglierla e cooperare con le altre aziende per vincerla".

Antonio Ingroia, responsabile del gruppo di lavoro pubblico-privato di Assinter Italia, definisce “il lavoro presentato come frontiera di innovazione, l’inizio di un percorso concreto". "La pubblica amministrazione -afferma - può e deve collaborare con il privato: servono flessibilità e semplificazione, nella trasparenza e nelle regole. Il tavolo tecnico sta lavorando per portare, da subito, una proposta di legge che rafforzi il partenariato pubblico-privato, da sottoporre e su cui sfidare politica, parlamento, legislatore e governo, nel rispetto dei ruoli”.

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