Brambilla: "Ricalcolare tutte le pensioni con il metodo contributivo? Sarebbe una follia"
"Non mi sembra che sia presente in questo progetto ciò che ha animato e deve animare la scuola italiana, e cioè il richiamo alla funzione di organo costituzionale della scuola e quindi dell'impegno della Repubblica (Stato, Comune, enti pubblici) a garantire a tutti e tutte l'istruzione: potenziando quello che c'è, facendo sì che avvenga nelle medie e nelle superiori ciò che è già stato fatto per le elementari: soldi e formazione per gli insegnanti. Un altro punto debole. Non si sa bene come questi 100 mila verranno assunti, su quali cattedre, con quali meccanismi. E' un bailamme enorme allo stato attuale, che avrebbero dovuto definire mesi fa: è chiaro che c'è un ricatto governativo". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Tullio De Mauro, linguista, professore universitario, socio dell'Accademia della Crusca, ex ministro dell'Istruzione e autore di decine di libri.
"Purtroppo il 15% dei turisti internazionali va sotto Roma e l'85% da Roma in su. Ma le potenzialità culturali del sud sono infinite. Per la prima volta abbiamo ottenuto dai fondi europei 490 milioni da investire obbligatoriamente sul recupero del patrimonio culturale e artistico del Mezzogiorno". Così, in un'intervista a 'La Stampa', il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini.
"Un aspetto del problema è la vacanza scelta via web che non è il fai-da-te che comunemente si crede: in grandissima parte è veicolata da nuovi aggregatori e intermediari. Il cliente si illude di essere più libero e di non alimentare costose catene di intermediazione. Da parte loro, gli operatori possono solo cercare di cavalcare il fenomeno non di ostacolarlo. L'evoluzione è continua e nessuno può pensare che ciò che vale oggi debba valere anche domani. Quindi gli operatori devono farsi parte attiva del cambiamento e non limitarsi a subirlo". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', Paolo Audino, esperto di marketing turistico e direttore di Ttg Italia.
"Ricalcolare tutte le pensioni con il metodo contributivo? Sarebbe una follia, difficile da farsi e anche ingiusto verso chi ha organizzato una vita contando su determinate entrate. La soluzione e di assoggettare tutto il monte pensione non al ricalcolo ma a un contributo di solidarietà in modo progressivo che può andare avanti più anni. Il gettito andrebbe a finanziare un fondo per l'equità intergenerazionale, per agevolare fiscalmente l'occupazione degli under 29 e degli over 55. Bisogna riequilibrare il rapporto tra attivi e pensionati (pre crisi c'erano 24,5 milioni di attivi e 16,5 milioni di pensionati; ora meno di 23 milioni di attivi e 16,3 di pensionati). Perché il sistema regga e necessario che si superino i 24 milioni di attivi. Il contributi solidarietà e un risarcimento alle giovani generazioni". Così, in un'intervista a 'Il Tempo' Alberto Brambilla, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Itinerari Previdenziali.
