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Udine: Confindustria, -1,5% imprese attive in un anno

04 giugno 2015 | 17.06
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Le costruzioni scendono dell’1,9%, da 7.251 a 7.115 (erano 7.364 nel 2013, -3,4%, e 7.715 nel 2009, -7,8%)

Udine: Confindustria, -1,5% imprese attive in un anno

In provincia di Udine, il numero di imprese attive registra, tra il 1° trimestre del 2015 e il trimestre corrispondente del 2014, un calo dell’1,5%, passando da 45.254 a 44.587 (erano 46.290 il 1° trimestre 2013, -3,7% negli ultimi due anni). Anche il manifatturiero si ridimensiona dell’1,5%, da 4.704 a 4.633 (erano 4.766 nel 2013, -2,8%, e 5.204 nel 2009, -11%). E' quanto si legge nell’indagine congiunturale trimestrale, condotta dall’Ufficio studi di Confindustria Udine, resa nota oggi.

Le costruzioni scendono dell’1,9%, da 7.251 a 7.115 (erano 7.364 nel 2013, -3,4%, e 7.715 nel 2009, -7,8%). Nel manifatturiero le imprese industriali propriamente dette (al netto delle imprese artigiane) sono scese in un anno dell’1,1%, da 1.397 a 1.381 (le artigiane dell’1,7%, da 3.307 a 3.252).

Rispetto al trimestre precedente, la produzione industriale segna una consistente ripresa guadagnando quasi 4 punti percentuali passando dal precedente valore di +0,1% a +3,9%. Il totale delle vendite risale sopra lo zero, da -0,6% a +2,3%, grazie soprattutto alla crescita delle vendite all’estero. In ripresa anche il confronto tendenziale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: la produzione sale dal precedente valore di -1,4% a +1%, le vendite da -1,8% si attestano a +3,2%.

Nella media del 2014 l’occupazione è pari a 216.346 unità (stabile rispetto allo scorso anno, -5,8% rispetto al 2008), 51.369 nel manifatturiero (-16,4% rispetto al 2008), 17.753 nelle costruzioni (-11,8% rispetto al 2008).

Il tasso di disoccupazione raggiunge l’8,3%. Era il 3,4% nel 2007 e 7,9% lo scorso anno. I disoccupati sono pari a 19.537 unità (9.403 nel 2008). I lavoratori in cassa integrazione straordinaria e in deroga a tempo pieno equivalente si contano pari a 7.722 unità. Nel complesso, la 'disoccupazione allargata' (disoccupati + cassintegrati) può essere quindi calcolata in 27.259 unità pari all'11,6% (8,3% + 3,3%) delle forze di lavoro.

Il ricorso alla cassa integrazione guadagna nel periodo gennaio-dicembre 2014 ha mostrato una crescita nell’industria manifatturiera del 6,5% (da 8.320.902 ore a 8.863.292) dovuta all’aumento della cassa integrazione straordinaria (+12,8%, da 7.300.030 ore a 8.233.832) e al calo della cassa integrazione ordinaria (-38,3%, da 865.162 ore a 857.209).

I lavoratori in cassa integrazione straordinaria nel manifatturiero a tempo pieno equivalente si contano pari a 4.990 unità. Nel 1° quadrimestre del 2015 si registra, viceversa, un calo sia della cassa ordinaria (-21,2%) che della straordinaria (-22,5%). Un indicatore della leggera ripresa del mercato nel 2015 è fornito dall’andamento delle assunzioni e delle cessazioni dal lavoro. Nel 1° trimestre 2015 rispetto al 1° trimestre 2014 le assunzioni hanno registrato un aumento del 6,8%, pari a 1.273 unità, da 18.604 a 19.877.

Le cessazioni passando da 14.587 a 15.925 unità hanno determinato un saldo positivo nel 1° trimestre 2015 pari 3.952 unità (inferiore a quello registrato nel 1° trimestre 2014 pari a 4.017 unità). Esaminando le tipologie contrattuali si registra un aumento considerevole di assunzioni di personale a tempo indeterminato: tra il 1° trimestre 2014 (2.389) e il 1° trimestre 2015 (3.493) la crescita è stata di 1.104 contratti (+46,2%).

Delle 19.877 assunzioni la maggioranza ha comunque ancora riguardato i contratti a tempo determinato (16.384 nel 1° trimestre 2015, in crescita dell’1% rispetto al 2014). Dal confronto tra i due trimestri si nota un aumento delle cessazioni a tempo determinato (+13,5%, 1.488 unità) e un calo di quelle a tempo indeterminato (-4,2%, 150 unità). Nel settore manifatturiero, inoltre, si registra nel 1° trimestre 2015 un saldo tra assunti (3.978) e cessati (2.962) pari a 1.016 unità (nel 2014 il saldo annuale era di -1.608 unità).

Lo stock di lavoratori in mobilità scende al 31 dicembre 2014 a 5.099 unità, inferiore ai valori registrati al 31 dicembre del 2013, 5.494, e 2012, 7.691. Nel 2014 gli inserimenti in lista di mobilità a seguito di procedure di licenziamento si mantengono sostenuti raggiungendo le 2.354 unità a fronte delle 1213 del 2013, +94%.

In provincia di Udine, nella media dei quattro trimestri terminati a settembre 2014, il flusso delle nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi (tasso di decadimento) è sceso per le imprese al 3,1% rispetto al 3,4% dei tre trimestri precedenti.

Il credito alle imprese concesso dalle banche è continuato a diminuire benché in attenuazione: alla fine dello scorso mese di novembre la riduzione su base annua è stata pari all’1,2% per le medie e grandi imprese e 2,5% per le piccole imprese (nel novembre dello scorso anno la variazione era rispettivamente -6 e -5,8%).

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