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Lavoro: Randstad, nel Nord Est 69% sogna un posto nel settore alimentare

11 giugno 2015 | 17.05
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Ricerca condotta per il Regional Randstad Award

Lavoro: Randstad, nel Nord Est 69% sogna un posto nel settore alimentare

I settori più attrattivi nel Nord Est, per i potenziali lavoratori, sono l'alimentare, indicato nel 69% dei casi, l'abbigliamento e accessori (64%) e l’industria del mobile (59%). A rivelarlo è l'indagine condotta in occasione dell'assegnazione del Randstad Award Region Nord Est, in collaborazione con l'istituto belga Icma, che ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende da parte dei possibili dipendenti.

L'obiettivo della ricerca è quello di indagare i criteri con cui gli italiani orientano le proprie scelte quando valutano l'azienda per cui lavorare, ma anche quanto e come le imprese sono capaci di attirare e trattenere risorse. Sono state misurate, inoltre, le motivazioni per cui i lavoratori decidono di lasciare o restare in azienda e quali sono i social media più utilizzati per cercare un impiego.

Il fattore ritenuto più importante dai potenziali dipendenti del Nord Est è retribuzione e benefits, indicato dal 54% degli intervistati, che supera di poco la sicurezza del posto di lavoro (53%) nelle priorità di chi cerca un impiego. Subito dopo vengono la richiesta di un'atmosfera di lavoro piacevole (51%), la solidità finanziaria dell'azienda (42%) e il work-life balance (41%).

Quali sono invece le principali motivazioni per cui si lascia l'azienda? Al primo posto l'assenza di opportunità di carriera (29%), poi lo stipendio troppo basso (27%), la mancanza di riconoscimento del proprio lavoro (26%), la scarsa solidità finanziaria (21%) e la leadership debole (17%).

L'equilibro tra vita privata e lavoro è, invece, la prima ragione per restare dove si è, espressa dal 43% dei lavoratori del Nord Est, seguita dall'apprezzamento del lavoro attuale (38%), dalla stabilità finanziaria dell'azienda e dal rapporto saldo col diretto superiore (25%).

Quanto al social media più utilizzato per trovare un impiego, spicca Facebook (indicato dal 59% degli intervistati), seguito da LinkedIn (55%), Google+ (37%), Twitter (24%), ma compare anche Instagram (14%).

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