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Migranti: Salvini, più regole o sarà il caos

27 giugno 2015 | 13.44
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Il leader della Lega in video-conferenza al 'Festival del lavoro'

Migranti: Salvini, più regole o sarà il caos

"Occorrono più regole e una maggiore certezza del diritto, altrimenti fra trent'anni non parleremo più di Sicilia, di Italia, di Europa, ma ci sarà solo un grande caos". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo in videoconferenza al 'Festival del lavoro' in corso a Palermo. "C'è chi pontifica sulla disperazione altrui, ma io non voglio prendere tre voti in più per tre sbarchi in più. Non vado a lezioni di bontà quando ci sono centinaia di italiani che si suicidano per la chiusura delle loro imprese e dei loro negozi. Le lezioni di bontà proprio non le gradisco. Io auspico un mondo civile", dice aggiungendo che "dire agli immigrati che in Italia c'è lavoro, accoglienza, casa è una follia".

"Ho sentito il videomessaggio di Alfano in cui parlava dei rimpatri degli immigrati e devo dire che sembrava un leghista. Solo ora si è svegliato. Fino a 15 giorni fa dire che bisognava espellerli era una roba da barbari, mentre oggi è il governo a dirlo", avverte.

E rivolto a Leoluca Orlando: "Il sindaco di Palermo Orlando parla dell'abolizione del permesso di soggiorno, ma ha dipinto l'anarchia, un altro pianeta. Mi sembra una visione del mondo bizzarra, egoista, difficilmente gestibile. Insomma, se si tolgono i diritti e i doveri è anarchia totale. Il mondo senza confini e senza barriere è bello da dipingere in un convegno il sabato mattina, la realtà è diversa: o ci diamo delle regole o salta tutto. L'Italia ha bisogno di più certezza del diritto. Il resto d'Europa difende gli interessi dei propri cittadini: la Francia presidia i confini, come fa l'Austria o altri paesi. Perché l'Italia non deve farlo?. Poi, chi scappa dalla guerra va accolto con tutti i crismi, ma sono un quarto di quelli che scappano dalla guerra, gli altri sono immigrati clandestini. Sogno un mondo dove si accolga chi si può permettere di accogliere. Togliamo l'obbligo permesso soggiorno? Chi lo spiega ai 22 mila fessi che aspettano una casa popolare a Milano, che accogliere è un diritto inalienabile? Migrare è un diritto ma si devono rispettare i doveri. Se non mettiamo delle regole, tra 30 anni parleremo di un grande caos, io vorrei che qualche regola la mettessimo".

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