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Pa: Confsal Unsa, preoccupati per fondi unici amministrazione

09 luglio 2015 | 13.14
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Battaglia: "Giù le mani da risorse lavoratori"

Massimo Battaglia
Massimo Battaglia

"E' da tempo che esprimiamo forti preoccupazioni sul destino delle risorse destinate ai Fondi unici di amministrazione e quindi sulla contrattazione integrativa. In questi ultimi sei anni, i Fua in ogni singolo ministero, e in ogni altra amministrazione, sono stati falcidiati da una sequela di norme ossessive, coercitive e incoerenti; alle norme, poi, si sono aggiunte le circolari, ancor più coercitive e incoerenti, della Ragioneria generale dello Stato". E' quanto si legge in una nota di Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal Unsa.

"Le cervellotiche norme e circolari hanno prodotto costanti e pesanti decurtazioni dei Fua, vanificando tutte le scelte dei contratti nazionali di lavoro - ricorda - di destinare quota parte delle risorse dei rinnovi contrattuali ai Fua e rendendo sempre più povera la contrattazione integrativa e le lavoratrici e i lavoratori che facevano conto su quel salario accessorio. I dipendenti pubblici hanno dovuto subire sin dal lontano 2010 -continua il dirigente sindacale- il blocco dei contratti collettivi e, adesso, qualora venissero confermate alcune voci che circolano, in particolare i dipendenti dei ministeri rischiano di pagare doppiamente con il 'sequestro' dei Fua da parte della presidenza del Consiglio dei ministri, oggi della quota cosiddetta variabile e domani anche della parte fissa".

"Ci giunge voce, e vorremmo essere immediatamente smentiti, che con delle manovre ardite e azzardate (forse oltre la legalità) la presidenza del Consiglio dei ministri abbia intenzione di appropriarsi, già da oggi, della parte variabile dei Fua di ogni ministero. Il tutto con l’avallo e il beneplacito della Ragioneria generale dello Stato, violentando le norme sulla contabilità pubblica e in dispregio ai dettati del decreto legislativo n. 165/2001. Non ci interessa una disputa con la Rgs; noi la vorremmo neutrale, autorevole e trasparente, rispettosa delle norme e dei contratti e in grado di far rispettare le norme anche al presidente del Consiglio di turno", avverte.

"Vorremmo non credere -insiste Battaglia- alle voci che ci giungono sul destino dei Fondi unici di amministrazione e vorremmo non credere che la Rgs si sia appiattita a una richiesta di dubbia legittimità della presidenza del consiglio di trasferire ad essa le risorse dei Fua stornandole dai bilanci dei singoli ministeri".

"Una voce con effetti di tale portata, pur anche se solo una voce di corridoio, non può che -continua il dirigente sindacale- preoccuparci fortemente e indignarci; ma c’è un solo modo per dirimere qualsiasi dubbio in proposito: una secca e ufficiale smentita da parte della Ragioneria generale dello Stato, del ministro dell’Economia e delle finanze e del presidente del Consiglio. Lo ripetiamo: si tratta di 'voci' e vorremmo rimanessero tali; ma dal loro contenuto riteniamo emerga qualche profilo di illegittimità".

Grazie all'iniziativa della Confsal-Unsa, ricorda la nota, "il 23 giugno la Corte costituzionale si è pronunciata sulla illegittimità costituzionale del blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici". "Uno storico evento - sottolinea - al quale nessuno credeva si sarebbe potuti mai giungere: noi ci abbiamo creduto e lo abbiamo perseguito con determinazione e certo non ci spaventa intraprendere iniziative della stessa portata, qualora dovessimo ravvisare che si stia producendo un danno ai diritti dei lavoratori pubblici con atti illegittimi. Giù le mani dalle risorse dei Fondi unici di amministrazione, giù le mani dai soldi dei lavoratori", conclude.

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