L'Italia distrugge l'avorio, a Roma il primo 'ivory crash'
“Vogliamo accendere i riflettori sui numeri spaventosi e sulle pratiche barbare che caratterizzano il traffico illecito di avorio nel mondo. Di fronte a un fenomeno di questa portata, che mette a rischio la specie degli elefanti e foraggia le reti criminali, l’azione dell’Europa e dell’Italia sarà quanto mai determinata”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sul primo 'Ivory Crash' italiano , la distruzione pubblica di avorio prevista per domani a Roma, al Circo Massimo a partire dalle ore 17.
Dopo gli eventi a Times Square a New York e sotto la Torre Eiffel a Parigi, anche l’Italia aderisce alla campagna internazionale di distruzione dell’avorio. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente, il Corpo Forestale dello Stato e la Elephant Action Leagu (Eal) annunciano la propria attiva partecipazione alla lotta contro il bracconaggio, il traffico di avorio e le organizzazioni criminali e terroristiche che traggono profitto da queste attività illegali.
“Da anni il Corpo forestale dello Stato si spende con impegno e competenza nel contrasto ai traffici di specie protette, anche utilizzando i beni confiscati, in scuole e musei per veicolare il messaggio della Convenzione di Washington (Cites) - commenta Cesare Patrone, capo del Corpo forestale dello Stato - L’iniziativa di distruggere una quantità rappresentativa di avorio, confiscato proprio grazie all’attività di polizia, assurge, tra l’altro, a simbolo della più ampia lotta al bracconaggio, che vede tutte le autorità di enforcement della Cites collaborare insieme verso un unico comune obiettivo: fermare il “wildlife crime””.
Galletti e Patrone saranno al Circo Massimo insieme con il Commissario Prefettizio di Roma Francesco Paolo Tronca e i fondatori di Elephant Action League Andrea Crosta e Gilda Moratti. Oltre mezza tonnellata di avorio confiscato verrà distrutta da una macchina industriale schiacciasassi, per poi essere smaltito definitivamente. Presenti anche i presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato Ermete Realacci e Giuseppe Marinello, il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, ospiti internazionali.
Durante la cerimonia al Circo Massimo sarà passato il testimone a un rappresentate del Kenya, che il 30 aprile brucerà la più grande quantità di avorio mai distrutta fino ad ora, ben 120 tonnellate.
"Il commercio illegale di avorio - ricorda Andrea Crosta, co-fondatore di Eal - comporta un prezzo altissimo in termini di vite umane e rappresenta un’importante fonte di finanziamento per pericolosi gruppi criminali, milizie e organizzazione terroristiche come al-Shabaab o la Lra di Joseph Kony, oltre che favorire corruzione, riciclaggio di denaro e lo sfruttamento delle comunità locali".
#ItaliaIvoryCrush diventa così un mezzo per affermare che l’avorio non deve avere alcun valore commerciale e dare al mondo un chiarosegnale: l’Italia attraverso l’azione costante del Corpo forestale dello Stato, continuerà a contrastare attivamente il traffico illegale di avorio, impegnandosi a difendere gli elefanti dall'estinzione e le comunità locali africane dallo sfruttamento di gruppi criminali e trafficanti di morte.