L’Italia è tra i primi Paesi al mondo per presenza di geoparchi sul territorio: ben 10 (per fare un confronto, la grande Cina è prima con 29, nel mondo ce ne sono in tutto 120, di cui 69 in Europa). Ed è per questo che dal 3 al 7 luglio ospiterà la Conferenza nazionale dei Geoparchi, all'interno del Parco nazionale del Pollino, dove sono stati mappati ben 69 geositi e dichiarato 'Geoparco Unesco'.
Il Pollino è entrato a far parte nella Rete Europea dei Geoparchi (Egn) a settembre dello scorso anno e successivamente ha ottenuto il riconoscimento all’interno della rete Globale dei Geoparchi (Ggn). La Egn/Ggn, è un progetto prioritario dell’Unesco (“Programma Internazionale Geoscienze e Geoparchi”). In occasione della Conferenza, arriveranno in Calabria le delegazioni e i presidenti di tutti i geoparchi italiani riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, i massimi vertici internazionali dei geoparchi e il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Ma cos'è un geoparco? Si tratta di un territorio che possiede un patrimonio di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo, e una strategia di sviluppo sostenibile. In Italia i geoparchi sono: Madonie Unesco global geopark (Sicilia), Rocca di Cerere Unesco global geopark (Sicilia), Beigua Unesco global geopark (Liguria), Sardinia Unesco global geopark (Sardegna), Adamello Brenta Unesco global geopark (Trentino), Cilento vallo di Diano e Alburni Unesco global geopark (Campania), Tuscan Mining Unesco global geopark (Toscana), Apuan Alps Unesco global geopark (Toscana), Sesia Val Grande Unesco global geopark (Piemonte), Pollino Unesco global geopark (Basilicata e Calabria).
