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Alimenti: filiera corta 2.0 in tour con L'Alveare che dice sì

20 luglio 2016 | 12.50
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Alimenti: filiera corta 2.0 in tour con L'Alveare che dice sì

Portare in 'tour' la filiera corta, condividere la passione per il cibo, mettere in contatto agricoltori e consumatori. Ma anche scoprire le produzioni, gli usi e i costumi locali, l’evoluzione delle società grazie all’utilizzo dell’innovazione. Con questi obiettivi L’Alveare che dice sì! , la startup che ha creato un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando il web, partirà a fine settembre in tour.

Protagonisti, la filiera corta e la 'food innovation': a bordo di un food truck, l’Alveare che dice sì! percorrerà 1.000 km, toccando sei città italiane per raccontare l’Italia dei contadini e delle tipicità locali, ma anche dell’innovazione: iniziative di cittadini, enti e associazioni che attraverso il loro operato quotidiano intendono fare la loro rivoluzione nel mondo del consumo.

Il tour prenderà il via a Torino il 22 settembre in occasione del Salone del Gusto Terra Madre; proseguirà verso Milano (28-30 settembre), Bologna (1-3 ottobre), Roma (5-7 ottobre), Napoli (8-10 ottobre) e si concluderà a Bari (13-15 ottobre). Ad ogni tappa, in programma presentazioni dell’attività della startup, dei produttori e delle eccellenze territoriali, degustazioni con menù locali e prodotti freschi provenienti dai contadini della zona, dibattiti e incontri.

Ad accompagnare il tour nelle varie tappe saranno oltre 30 realtà che promuovono socialità e sharing economy, come Gnammo , il portale di social eating più grande in Italia, e Last Minute Sotto Casa, piattaforma che permette ai negozianti di vendere ai cittadini del proprio quartiere i prodotti alimentari invenduti a fine giornata a prezzo scontato, salvando così tonnellate di cibo dalla spazzatura.

Fondata a fine 2015 presso i locali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino, L’Alveare che dice sì! permette una distribuzione efficiente dei prodotti locali tra agricoltori e consumatori, unendo tecnologia e sharing economy. È sufficiente scaricare l’app o iscriversi al portale www.alvearechedicesi.it e unirsi in un “Alveare”, creato ed animato da un gestore locale, che connette i produttori locali con i consumatori iscritti.

I cittadini possono così acquistare, senza obbligo di frequenza o spesa minima, gli alimenti direttamente online e ritrovarsi poi, una volta alla settimana, in piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari, dove il produttore consegna al consumatore i propri prodotti freschi e locali.

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