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Mobilità: innovazione, dialogo e ricerca, parole d'ordine per futuro sostenibile

03 ottobre 2016 | 18.23
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(Fotolia)
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Integrare infrastrutture di trasporti pubblici, mobilità elettrica e logistica 4.0, promuovere nuove forme di servizi per la mobilità (come car sharing, carpooling), mezzi a guida automatica, internet of things. Il tutto in un'ottica di collaborazione tra governo, startup, grandi compagnie dell’automotive, settore energetico e player della logistica. E’ quanto emerso dal primo Forum Innovazione Mobilità Sostenibile che si è svolto a Brescia il primo ottobre, nell'ambito del Festival dell’Innovazione Supernova, coinvolgendo i più importanti player del settore.

"Il Forum ha messo in moto un dialogo tra diversi stakeholder che dovrà continuare anche nei prossimi mesi: è necessario il confronto tra i vari livelli della filiera, dalle startup fino al governo, passando per i grandi player, la ricerca, il mondo dell’It", spiega Emanuele Bompan, ideatore del Forum e autore del libro 'Che cosa è l’economia circolare'.

La giornata ha affrontato anche il discorso relativo al raggiungimento degli obiettivi di taglio delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030 come previsto dall’accordo di Parigi. "Con la prossima entrata in vigore dell’accordo mondiale sul clima dovrà essere avviato anche nel nostro Paese un serio piano in grado di ridurre di un terzo le emissioni nei settori non energivori - afferma Gianni Silvestrini, direttore Kyoto Club e co-ideatore dell’evento - Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta al settore dei trasporti caratterizzati da una produzione di CO2 superiore rispetto ai livelli del 1990".

Positiva la risposta degli stakeholders intervenuti al forum. "Grandi utilities come Enel giocheranno un ruolo molto importante nella mobilità del futuro, così come in passato venne giocato dalle grandi compagnie petrolifere - sottolinea Ernesto Ciorra, direttore di Innovazione e Sostenibilità Enel - Stiamo lavorando duramente per realizzare un sogno. Quello di una mobilità veramente sostenibile, con auto alimentate da fonti rinnovabili, provviste di batterie in grado di stabilizzare la rete quando l'auto non viene utilizzata, senza produrre CO2. Batterie che, dopo aver supportato le auto (per circa 5 anni), possano essere impiegate in impianti rinnovabili, per renderli maggiormente flessibili, per molti altri anni. E che possano essere riciclate completamente, alla fine della loro vita utile".

"È il sogno di una mobilità che non solo non inquina, ma migliora la sostenibilità del nostro mondo e costa molto meno della mobilità termica, perché permette ai propri utilizzatori di guadagnare quando non usano l'auto, semplicemente mettendone a disposizione la batteria, collegata alle nostre infrastrutture - conclude - Una mobilità interconnessa con i sistemi energetici, oltre che con Internet. A questo fine, stiamo lavorando alla creazione di una infrastruttura di ricarica diffusa su tutto territorio, a livello urbano ed extraurbano. Siamo pronti a installare 180 infrastrutture in 180 aree di servizio autostradale. Appena raggiungeremo un accordo con i gestori delle nostre autostrade, partiremo con i lavori".

Del quadro finanziario, fondamentale nel supporto alla trasformazione dei modelli di business, parla Marco Bortoli, consulente GFinance. "Mai come ora sono disponibili fondi pubblici a favore delle imprese a livello comunitario, nazionale e regionale - spiega - Il problema è che questi fondi non sempre arrivano a destinazione, perché non si conoscono o non si presentano validi progetti. Bisogna superare la logica del gratta e vinci e approcciarsi ai diversi strumenti in modo strategico e organizzato".

"Il settore dei trasporti deve affrontare importanti sfide e confrontarsi con la crescente urbanizzazione e il conseguente incremento della richiesta di mobilità di beni e persone con un notevole impatto sull’ambiente, sull’economia e tutta la società. In questo scenario di profondo cambiamento, Scania è pronta a guidare l'intero settore verso un sistema di trasporto più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico", sottolinea Paolo Carri, Business Support Development Director di Scania.

"Il futuro di domani non è che un miglioramento di quello che già oggi c’è, reso tuttavia più accessibile alle persone, che diventeranno sempre più consapevoli delle opportunità offerte dalla tecnologia", spiega Franco Barbieri, amministratore di Route 220, operatore nei sistemi di ricarica. "Nell’evoluzione, la cosa più importante di cui tenere conto è la fruibilità. Bisogna rendere la tecnologia al livello dell’utilizzatore: diffusa, economica e facile da usare", conclude.

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