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Ambiente: Giornata Oasi e RiservAmica, domenica visite gratuite in 200 'parchi'

19 maggio 2017 | 13.55
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(Fotolia)
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Biodiversità in festa questo fine settimana: l'appuntamento è per domenica 21 maggio con la tradizionale Giornata delle Oasi Wwf alla quale quest’anno si affianca la quinta edizione di RiservAmica in virtù del recente accordo tra Wwf e l’Arma dei Carabinieri.

Questa nuova partnership per la tutela della natura permetterà ai cittadini di scoprire i tesori della natura italiana, come lupi, orsi, aquile, aironi, lontre, cervi e daini, custoditi negli angoli più belli e suggestivi del nostro Paese, dal Nord al Sud d’Italia. Il programma di visite gratuite è vastissimo (www.carabinieri.it). Verranno aperte al pubblico con eventi, giochi e animazioni oltre 100 Oasi Wwf e 130 Riserve Naturali dello Stato, la cui gestione è affidata ai Carabinieri Forestali.

L’evento precede la Giornata Mondiale della Biodiversità, il prossimo 22 maggio, indetta dall’Onu per sottolineare l’importanza della difesa della ricchezza della vita sulla Terra. Basti pensare che la natura ogni giorno ci offre servizi essenziali e sconosciuti, come la depurazione delle acque da parte delle zone umide o l’assorbimento di carbonio da parte delle foreste, il cui valore economico è stimabile globalmente in circa 145 miliardi di dollari all’anno, senza contare tutto l’indotto prodotto da turismo e le attività connesse.

L’Italia, da parte sua, è un campione di biodiversità: ponte nel mediterraneo tra Africa e Europa, la sua fauna conta oltre 58mila specie con numerose varietà 'Made in Italy' (o meglio, endemiche, cioè, esclusive del nostro Paese, dal camoscio appenninico alla salamandrina dagli occhiali o l’abete dei Nebrodi). Una diversità enorme anche per la vegetazione, con 8.100 specie di piante autoctone di cui 1460 endemiche, un valore che fa dell’Italia il Paese col più alto numero di specie vegetali d’Europa.

Un patrimonio costantemente a rischio però: l’Italia è, infatti, ancora trappola per 8 milioni di uccelli migratori, circa 30 aree sono ancora terreno pericoloso a causa del bracconaggio che miete numerose e importanti vittime, dai rapaci ai grandi simboli come lupo, orso, aquile.

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