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Coldiretti ha siglato protocollo d'intesa con 'Fondazione italiana educazione alimentare'

28 luglio 2014 | 11.29
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L'obiettivo è di intervenire efficacemente per migliorare le abitudini alimentari e gli stili di consumo del cibo, soprattutto delle nuove generazioni

Coldiretti ha siglato protocollo d'intesa con 'Fondazione italiana educazione alimentare'

Coldiretti Lazio ha siglato un protocollo d'intesa con la Fondazione per l'Educazione Alimentare Food Education Italy (Fei) con l'obiettivo di intervenire efficacemente per migliorare le abitudini alimentari e gli stili di consumo del cibo, soprattutto delle nuove generazioni.

Una firma importante (la prima di questa rilevanza per Coldiretti Lazio in questo ambito) che nasce dalla stessa mission dell'Organizzazione laziale, in linea con quella della Coldiretti nazionale, ovvero lavorare per consolidare il legame tra territorio, agricoltura, cibo, vendita, consumo e valori imprescindibili come salute e cultura della dieta mediterranea, riconosciuta quest'ultima patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco e tenuto conto delle raccomandazioni e delle direttive dell'Unione Europea, concernenti l'educazione alimentare.

''Abbiamo tenuto conto - ha detto il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri - dei problemi, in Italia, derivanti da un'alimentazione scorretta che hanno conseguenze negative sul benessere psico-fisico delle persone e soprattutto dei giovani ed inoltre sulla qualità della vita, provocando in molti casi sovrappeso e obesità, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza''.

In base al protocollo appena siglato saranno avviate iniziative volte a promuovere il cibo e l'alimentazione quale ''atto culturale'', non solo all'interno del sistema scolastico (insegnanti, giovani e famiglie), rispondendo così all'esigenza di un'educazione alimentare coerente con le linee guida del Miur, ma anche nel mondo dell'impresa, della produzione agricola ed agroalimentare, della distribuzione, della vendita diretta, della ristorazione scolastica, degli enti locali e delle istituzioni centrali.

Inoltre il protocollo prevede l'elaborazione di un documento per trasmettere le specificità culturali e valoriali della produzione agricola nazionale da proporre al Mipaaf.

Si tratta di un protocollo alquanto articolato e complesso che prevede, inoltre, la progettazione e l'erogazione di corsi di formazione rivolti agli operatori della stessa rete Coldiretti, la compilazione, per la prima volta, di una ''Mappa Valoriale'' del territorio laziale, da estendere e proporre come modello a tutte le atre regioni d'Italia, che riporti appunto i valori agro-alimentari che sottendono le specifiche produzioni agricole del Lazio, per valorizzare adeguatamente cibo e territorio.

Una ''guida'' da fruire in modo esplorativo, conoscitivo e didattico. Questo strumento, da offrire a scuola e famiglie potrà essere proposto in più lingue anche durante l'Esposizione Universale Expo 2015 che si focalizzerà sui temi del cibo e delle modalità sostenibili per nutrire il Pianeta e quindi si presenta come un'occasione unica dove proporre modelli educativi che valorizzino quanto di meglio produce l'Italia sul piano della cultura alimentare.

Sarà realizzata inoltre una biblioteca/centro di documentazione sui temi della sana e corretta alimentazione, dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e della tipicità dei prodotti. Una biblioteca che si propone di essere la prima struttura, nel territorio di Roma e nel Lazio, realizzata con l'obiettivo di sostenere le attività della scuola e di Coldiretti, nonché di altri soggetti e istituzioni che intendano, nel tempo, sostenerla e utilizzarla.

Non da ultimo, il protocollo siglato ha lo scopo di esaltare la necessità di rispettare e proteggere le risorse naturali e di tutelare i consumatori dalle adulterazioni e dalle falsificazioni, affermando la qualità, l'origine, la storia e la cultura del Made in Italy a partire dal patrimonio agroalimentare.

''Coldiretti Lazio - ha proseguito Granieri - tra le proprie iniziative, ne annovera diverse volte a esprimere pienamente il valore e la dignità dell'agricoltura italiana, rendendo evidente il suo ruolo chiave per la tutela dell'ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della salute, della sicurezza alimentare, dell'equità, dell'accesso al cibo a un giusto prezzo, all'aggregazione sociale e del lavoro''.

''L'Organizzazione - ha ricordato Granieri - è luogo ideale d'incontro tra gli interessi dei produttori e quelli dei consumatori e si rivolge proprio a tutti, a cittadini e produttori agricoli, per dare risposte a temi di grande attualità, inaugurando così un nuovo stile di vita''.

Coldiretti Lazio sostiene l'agricoltura italiana in tre ambiti principali: vendita diretta, turismo, eco sostenibilità, e costituisce un punto di riferimento per chiunque sia interessato ai destini dell'ambiente e del territorio e della qualità dei consumi.

Apre le aziende agricole ai consumatori avvicinando la città alla campagna; tutela la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta (trasparenza delle etichette, garanzie sull'origine dei cibi, vigilanza sulla pubblicità dei prodotti agroalimentari); promuove i prodotti tipici e l'alimentazione Made in Italy, come risorsa economica, ma anche come fondamentale espressione di identità.

Coldiretti Lazio intende assumere il ruolo di leader nel promuovere iniziative tese ad esaltare i valori del territorio agro-alimentare visto che la scuola e la società italiana in generale, necessitano di modelli metodologici e riferimenti valoriali e di contenuto adeguati per uno sviluppo efficace dell'educazione alimentare.

La Fondazione Italiana per l'Educazione Alimentare Food Education Italy-Fei, è una Fondazione di partecipazione indipendente, riconosciuta a livello nazionale. È nata nel luglio 2011 come strumento nuovo al servizio dei rapporti tra Scuola, Famiglia e Territorio (persone, istituzioni, imprese), e si propone di favorire la concreta attuazione delle Linee Guida per l'Educazione Alimentare emanate dal Miur, sviluppando e attuando progetti di educazione alimentare che facilitino la relazione tra il mondo della scuola e quei soggetti, pubblici e privati che desiderano rispondere in modo efficace ai suoi bisogni.

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