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Rifiuti: Napoli punta sull'innovazione con il 'riciclatore incentivante'

16 dicembre 2014 | 16.12
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Il Cnr sta sperimentando presso la sua sede di Portici la raccolta della plastica con una macchina per la compattazione di materiali facilmente riciclabili che permetterà di trasformare la plastica in oggetti di artigianato locale attraverso una stampante 3D

(Xinhua)
(Xinhua)

Napoli punta sull'innovazione nel campo del riciclo della plastica: presso la sede del Cnr a Portici sarà avviata la raccolta della plastica con un 'riciclatore incentivante' che trasforma direttamente il materiale in oggetti d'artigianato. L'Istituto per i Polimeri, i Compositi ed i Biomateriali (Ipcb) del Cnr, nell'ambito del progetto PON-04a2_OR.C.HE.S.T.R.A., sta infatti sperimentando presso la sua sede di Portici la raccolta della plastica (Pet) con una macchina per la compattazione di materiali facilmente riciclabili (prodotta dalla veneta Eurven) che, oltre agli ecobonus per i dipendenti, permetterà di trasformare la plastica in oggetti di artigianato locale attraverso una stampante 3D.

Parole d'ordine del progetto sono 'prossimità' e 'innovazione'. 'Prossimità' perché il materiale raccolto sarà trasformato 'in situ', in base alle esigenze degli artigiani locali, come ad esempio cornetti portafortuna o oggetti d'arte per la cultura presepiale. 'Innovazione' per via della tecnica di lavorazione: la produzione di questi oggetti con l'utilizzo di una stampante 3D.

In tema di raccolta differenziata è utile ricordare che, come dimostra la recente classifica 'Comuni ricicloni 2014', con il suo 44% la Campania si colloca al pari della Valle d'Aosta e supera una regione da sempre virtuosa, come la Toscana, ferma al 42%. Dalla Campania arriva anche la dimostrazione che nei centri medio-grandi è possibile raggiungere elevate performance di raccolta differenziata. Il risultato ottenuto da questa regione è il frutto, non solo di piccoli comuni come Sassano e Roccadaspide che superano il 90%, ma anche dei risultati di grandi città come Salerno e Benevento che raggiungono rispettivamente il 65% e 64% di raccolta differenziata. Il capoluogo partenopeo sconta, invece, un certo ritardo (21% di raccolta differenziata).

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