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Innovazione: da start-up pugliese il guanto che fa chattare i sordociechi

26 maggio 2015 | 16.24
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Si chiama DbGlove e l'ha inventato una start-up pugliese /Video

Innovazione: da start-up pugliese il guanto che fa chattare i sordociechi

Chattare con gli amici, utilizzare un tablet, leggere un e-book, postare un commento su Facebook. Sono azioni che tutti possono fare ma non chi non vede e non sente. Da settembre però grazie all'arrivo sul mercato di DbGlove, guanto interattivo inventato da un giovane informatico di Bari che rende digitali gli alfabeti Malossi e Braille basati sul tatto, si aprirà una finestra sul mondo anche per i sordociechi.

"L'idea mi venne quando ero ancora studente - racconta all'Adnkronos Nicholas Caporusso, 34enne barese laureato in informatica che ha dato vita alla start-up Intact che ha progettato e realizzato il guanto - perché avevo fatto volontariato in una struttura per persone diversamente abili. Lì c'erano anche due sordociechi che quando se ne andava l'assistente rimanevano completamente isolati dal mondo. Pensai che fosse un problema importante da risolvere. Così ho cercato nell'informatica una soluzione pratica". Ed è nato DbGlove.

Caporusso, DbGloves li toglie dall'isolamento e li rende indipendenti

Il guanto è una tastiera e un display tattile, viene indossato sulla mano sinistra e, attraverso dei sensori che supportano sia l'alfabeto Malossi sia il Braill posizionati in corrispondenza delle falangi, diventa un'interfaccia capace di mandare e ricevere messaggi. DbGlove si connette via bluetooth a smartphone, tablet e pc e gli utenti digitando sui sensori possono scrivere testi che vengono visualizzati su display per interagire con persone vedenti. La 'lettura' avviene invece ricevendo piccoli impulsi localizzati nelle aree della mano corrispondenti all'alfabeto.

"Chi si rapporta con il mondo esterno esclusivamente con il tatto - spiega Nicholas - attraverso questo guanto è in grado di comunicare in autonomia con gli altri, di compiere le azioni più comuni e, cosa meravigliosa, di essere indipendenti, di lavorare". Ma arrivare alla realizzazione di DbGlove non è stato facile. "Per vari anni il progetto è rimasto nel cassetto - racconta il suo ideatore - finché nel 2013 grazie alla Camera di commercio di Bari e a un finanziamento di 110mila euro, ho fondato la start-up che progetta, brevetta, sviluppa e distribuisce soluzioni hardware e software per migliorare la qualità della vita delle persone malate o con disabilità. Realizzare il prototipo di DbGlove ci è costato 25mila euro".

Da settembre in vendita ma in Inghilterra sarà gratis

Fin qui tutto bello e tutto tricolore. Ma come spesso accade quando si tratta di realizzare rapidamente un progetto, l'Italia non è il Paese ideale. "Da febbraio ci siamo trasferiti a Berlino e in collaborazione con il governo inglese - dice infatti Nicholas - abbiamo programmato una sperimentazione con 100 utenti e, grazie a un finanziamento del sistema sanitario britannico, la commercializzazione di DbGloves a partire da settembre". Il guanto che consentirà a ciechi e sordociechi di uscire dall'isolamento, "sarà disponibile in tutto il mondo ma in Inghilterra sarà gratuito mentre da noi si pagherà".

Da qui l'appello di Caporusso , affinché "l'Italia sblocchi la lista dei dispositivi sovvenzionati, ferma più o meno a quando sono nato io, facilitando l'accesso ai nuovi dispositivi perché la tecnologia possa servire non solo per interagire sui social". Nel frattempo il prezzo di DbGlove da noi oscillerà tra i 250 e 750 euro a seconda della versione. "Oltre ai guanti che leggono solo i testi - spiega Nicholas - stiamo cercando di svilupparne altri capaci di tradurre in forma tattile anche quadri, mappe e, chissà, magari presto anche la musica".

Un'idea che è piaciuta molto alla giuria di GoBeyond, il contest ideato e promosso da SisalPay per trasformare i progetti imprenditoriali in realtà di successo, che tra 219 progetti ha selezionato la start-up pugliese tra i tre finalisti. "La maggioranza dei progetti sviluppati dai team partecipanti si è caratterizzata per un livello qualitativo elevato e per una straordinaria inventiva, ma le tre idee finaliste hanno saputo distinguersi per utilità sociale, prospettive di sviluppo, internazionalizzazione e concretezza", ha sottolineato Maurizio Santacroce, General Manager Payments and Services Sisal Group.

L'iniziativa metterà a disposizione del vincitore, che verrà annunciato l’11 giugno, un contributo economico iniziale di 50mila euro e l'expertise di realtà d'eccellenza quali Google, Gruppo Condé Nast, RTL 102.5 e di una rete di partner selezionati tra le più prestigiose aziende che operano sul territorio italiano che per sei mesi sosterranno il neo imprenditore nelle fasi dello sviluppo dell'impresa.

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