cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 07:54
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rifiuti: 'La Filippa', quando la discarica è sostenibile/Focus

08 ottobre 2015 | 16.28
LETTURA: 4 minuti

Rifiuti: 'La Filippa', quando la discarica è sostenibile/Focus

La discarica di vecchia generazione è stata a lungo la risposta principale al tema dei rifiuti e ha generato impatti e costi ambientali insostenibili. Ma un altro modello è possibile. Lo dimostra il caso de La Filippa. La Filippa era il nome di una cascina a Cairo Montenotte, Comune nella provincia di Savona dove 50 anni fa è stata scoperta una cava di argilla. Oggi La Filippa è una discarica di nuova generazione, sostenibile e certificata, pensata non solo per non inquinare, ma anche per aggiungere valore ambientale all'area, garantendone la futura fruibilità, recependo le più moderne normative europee in materia di rifiuti.

"Nel passato abbiamo scavato argilla facendo dei buchi e ora li riempiamo con materiali non pericolosi ricostituendo la morfologia e le condizioni di fruibilità dell'area. Quando la discarica sarà esaurita, l'area diventerà un parco, con intorno cascine ristrutturate e abitate", spiega il presidente de La Filippa, Massimo Vaccari. La Filippa accoglie solo rifiuti che non sono valorizzabili; qui non ci sono impianti di trattamento o trasformazione e l'unica attività svolta consiste nel riempire gli spazi disponibili con rifiuti selezionati e valutati idonei.

Mano a mano che gli spazi vengono colmati, si procede con la sistemazione finale dell'area con terreno vegetale, al rinverdimento, alla piantumazione e alla realizzazione di aree verdi attrezzate. l'impianto è aperto a tutti anche perché qui si svolgono diverse attività, dagli spettacoli teatrali alle passeggiate e i progetti educativi.

Ma quali sono i rifiuti ammessi a La Filippa? Quelli non pericolosi e non putrescibili: inerti, terreni da scavo, fanghi da trattamento delle acque, scarti non recuperabili di gomma, plastica, carta, tessuti e vetro. Tutti esclusivamente prodotti in Italia. In sette anni di attività (dal 2008 al 2014) la provenienza dei rifiuti è stata per oltre il 95% dalla Liguria e regioni limitrofe, il resto dalle regioni del nord.

La Filippa non inquina (né emette odori o gas) perché non ci sono camini e l'Università dell'Insubria, di concerto con il ministero dell'Ambiente, ha certificato l'esistenza di una barriera geologica naturale nel sottosuolo dello spessore di oltre 200 metri, a cui si aggiunge un'ulteriore barriera artificiale in argilla locale. E anche ipotizzando una fuoriuscita di percolato dal fondo, il tempo che questo impiegherebbe per attraversare le barriere è stato stimato a circa 2.900 anni.

La Filippa è anche una risorsa economica per il territorio: dall'inizio dell'attività al 2014 ha versato alle pubbliche amministrazioni oneri di servizio e tributi speciali per oltre 5 milioni di euro e ha speso 1.393.250 euro in informazione e comunicazione, iniziative a carattere sportivo, ambientale e sociale e per finanziare opere e strutture di pubblico interesse.

Un modello anche per la Cina. La Filippa è stata infatti scelta come modello di eccellenza nel campo delle discariche per rifiuti speciali non pericolosi per la visita dei tecnici della Beijing Geo - Environ Engineering, la maggiore società cinese nel campo delle discariche e della protezione dell'ambiente.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza