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Ecco la Mercedes EQC, un suv per far decollare la 'rivoluzione elettrica'

08 settembre 2018 | 15.43
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Ecco la Mercedes EQC, un suv per far decollare la 'rivoluzione elettrica'

Dopo avere 'abbracciato' la mobilità elettrica per farne uno dei pilastri del suo futuro, Mercedes ha svelato il primo risultato reale di questa rivoluzione che sarà in circolazione già nel 2019. E' l'EQC, modello d'esordio del marchio che identificherà i prodotti e tecnologie per la mobilità elettrica.

Si tratta di un Suv crossover in cui si riflette il concetto di “Electric Intelligence” sostenuto dalla casa di Stoccarda: una proposta che a forme piuttosto tradizionali (o 'minimaliste') – in continuità con l'evoluzione del design Mercedes – abbina negli interni innovativi contenuti di design e tecnologia. All'esterno la nuova EQC si riconosce per il linguaggio adottato per il frontale con la superficie Black Panel, in cui sono integrati i fari e la mascherina del radiatore.

All'interno il quadro strumenti è orientato verso il guidatore, con la parte superiore semplificata, grazie alle funzionalità del doppio display da 10,2 pollici. La EQC ripropone - in chiave evoluta - il sistema multimediale MBUX visto di recente sulla nuova Classe A, con un touchpad posto al centro della consolle che permette di regolare i comandi secondari. L'effetto finale nell'abitacolo - grazie anche al nuovo design delle bocchette di ventilazione piatte con lamelle color oro rosato a forma di chiave - è particolarmente hi-tech, come si richiede a un simile modello.

A spingere la EQC fino a una velocità massima di 180 km/h (limitata per ottimizzare l'autonomia) due motori elettrici asincroni con una capacità totale di 300 kW alimentati da un pacco batteria da 650 kW con una capacità di 80 kWh, composto da 384 celle agli ioni di litio. Si tratta dell'elemento che probabilmente ha ricevuto la maggiore attenzione in fase di progettazione (che peraltro è stata piuttosto veloce per un modello tecnologicamente inedito per Mercedes, appena 4 anni e mezzo): molta cura è stata posta sul fronte della sicurezza, per assicurare il livello più elevato di protezione in ogni situazione con criteri ancora più severi di quelli imposti dalla legge.

EQC cerca poi di superare il vincolo che finora ha frenato la diffusione delle EV con una autonomia sufficiente a coprire la maggior parte delle esigenze degli automobilisti: il valore dichiarato è intorno ai 450 km, risultato raggiungibile scegliendo fra i cinque programmi di marcia disponibili. Non solo: nelle modalità di guida più efficienti, come 'Max Range', il pedale dell’acceleratore può inviare segnali tattili al guidatore, così da aiutarlo a mantenere un’andatura 'parsimoniosa'. Inoltre, il guidatore, ha la possibilità di modificare il grado di recupero di energia attraverso le levette poste dietro il volante. Volendo, però, la EQC può anche dare la sua dose di emozioni, grazie a uno spunto da 0 a 100 di pochissimo superiore ai 5 secondi, risultato degno di una sportiva di razza.

Ma la EQC non sarà solo un'auto 'pulita' in strada. Daimler ha confermato di stare lavorando alla sostenibilità della produzione: entro il 2022 l'alimentazione di energia degli stabilimenti tedeschi sarà a zero emissioni di CO2. La produzione di serie del nuovo Suv 100 % elettrico avrà inizio nel 2019 nello stabilimento Mercedes-Benz di Brema ma - è stato sottolineato - la struttura produttiva del brand EQ sarà molto flessibile, con impianti 'disponibili' dal Nordamerica alla Cina.

A dare il senso della 'rivoluzione EQ' sono le parole dei vertici di Daimler a Stoccolma, dove la presentazione è stata affiancata dai tre giorni della 'ME Convention', che ha raccolto esperti, blogger, attivisti, perloppiù giovani, come i futuri automobilisti delle vetture che verranno. “Sono orgoglioso del fatto che sia una 'vera' Mercedes e non credo che sia una scommessa troppo rischiosa, anche se per me è un momento importante come la fine della esperienza con Chrysler o come il lancio dell'ultima Classe S che ha rivelato la nostra nuova strategia di prodotto” ha spiegato il Ceo Dieter Zetsche, “penso che ne venderemo un bel po'. La EQC combina design, praticità di utilizzo e convenienza in una maniera nuova ed unica”.

Gli ha fatto eco Ola Kallenius, membro del board Daimler con delega alla ricerca e sviluppo, che ha sottolineato come “le città saranno i prossimi clienti” di Mercedes che lavorerà per permettere alle persone di scegliere 'fluidamente' fra diversi servizi di mobilità, con il minore impatto ambientale possibile. Non solo: “tra il 2020 e il 2030 vedremo automobili con una forma diversa da quelle tradizionali” perché "l’auto diventerà a diventare un terzo spazio, che si aggiungerà alla casa e all’ufficio". Una ricerca dettata, ha spiegato, anche dalla 'curiosità' perché – nel lavoro come nella vita - “se smarrisci la curiosità, sei perduto”.

In Daimler, comunque, tengono a sottolineare come EQ non sia una sorta di 'esperimento', ma il quarto Brand di auto con la stella, al fianco di Mercedes, Maybach e AMG. A limitare, almeno in una fase iniziale, la diffusione della EQC su mercati meno 'maturi', spiega Britta Seeger responsabile della Divisione Vendite di Mercedes-Benz Cars, "saranno solo le infrastrutture: tutto dipenderà dall'interesse che registreremo sia da parte dei clienti che dei governi nel sostenere la realizzazione di sistemi di ricarica" per la ricarica. Su questo fronte Daimler gioca d'anticipo - almeno sul fronte 'domestico' - proponendo la Mercedes-Benz Wallbox (la cui installazione è a cura della casa tedesca) che permetterà una ricarica fino a tre volte più veloce rispetto a una presa di corrente di rete.

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