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Turismo: a Sorrento il primo hotel italiano Zero Waste

23 maggio 2014 | 13.33
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Un taglio netto del 50% dei rifiuti totali prodotti dal 2012 con 12mila kg in meno ogni anno grazie all'adozione di politiche ad hoc per il Conca Park

Turismo: a Sorrento il primo hotel italiano Zero Waste

Un taglio netto del 50% dei rifiuti totali prodotti dal 2012 con 12mila kg in meno ogni anno grazie all'adozione di politiche ad hoc che fanno del Conca Park di Sorrento il primo hotel "Zero Waste" in Italia. Come ci sono riusciti? "Mettendo le mani nella spazzatura per capire bene i flussi e la tipologia di rifiuti prodotti in ogni zona dell'albergo, dalle camere alla prima colazione", spiega all'Adnkronos Antonino Esposito, responsabile progetto hotel e ristoranti di Zero Waste Italia.

Solo per quanto riguarda la prima colazione, i rifiuti sono stati ridotti del 60%. "Abbiamo eliminato tutte le monoporzioni, dalla marmellata alle fette biscottate al burro, e ci siamo rivolti a una società che fornisce il latte in vetro con vuoto a rendere". Scelta che fa bene all'ambiente ma anche ai conti dell'albergo, visto che "togliendo tutti i monodose abbiamo ottenuto un risparmio di 5mila euro l'anno".

Ridotti del 40% i rifiuti derivanti dalle bottigliette di acqua in Pet che gli ospiti portano in albergo "installando ad ogni piano erogatori di acqua gratuita per i clienti". In camera ogni ospite ha a disposizione dei bicchieri, di vetro naturalmente. E per quanto riguarda il servizio di lavanderia "che prima consegnava la biancheria imbustata, ora la consegna riponendola in un contenitore e così in un anno abbiamo eliminato 800 kg di plastica".

Grazie a un accordo, l’azienda Amorin ritira tutti i tappi di sughero (in un anno l’albergo ne produce 80kg) “e il ricavato va in beneficenza”, specifica Antonino Esposito. Poi ci sono le iniziative piccole, piccole come le cannucce da drink, biodegradabili quelle utilizzate nell’albergo. Così, una volta usate, finiscono nel compost. E le iniziative che coinvolgono i dipendenti: tutti dotati di tazzina da caffè in ceramica con il proprio nome, così non usano più quelle usa e getta.

E a proposito di dipendenti “inizialmente il timore era quello che non accettassero le modifiche introdotte, invece sono stati proprio loro a portare avanti il progetto e a dare suggerimenti utili a migliorarlo”. Per ciò che non si riesce ad eliminare, “l’acquisto di una macchina per il compostaggio trasforma i rifiuti in compost utilizzato nel nostro giardino”.

Protagonisti di questa trasformazione, però, sono anche i clienti ai quali è dedicato un Zero Waste Point dove possono ricevere tutte le informazioni sul progetto e sugli esercizi che a Sorrento hanno sposato la filosofia Zero Waste (e scegliendoli i clienti hanno diritto a degli sconti). Al loro arrivo, poi, assistono alla proiezioni di un video di cinque minuti in cui vengono elencate le regole da seguire se vogliono preservare l’ambiente e il paesaggio di questa splendida zona.

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