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Si chiude ‘Rumundu’, il giro del mondo in bicicletta

03 giugno 2014 | 13.57
LETTURA: 3 minuti

Stefano Cucca torna in Sardegna dopo 32mila km e 5 continenti toccati (FOTO)

Stefano Cucca in Grecia
Stefano Cucca in Grecia

Ha percorso 32mila km, toccato 5 continenti, pedalato per 12 mesi e ora Stefano Cucca, dopo aver fatto il giro del mondo in bicicletta (”Rumundu”, ha chiamato il suo progetto) sta per tornare nel suo paese di origine in Sardegna, Sorso, a un anno dall’avvio di questa avventura, l’8 giugno del 2013. (FOTO)

Domani l’arrivo previsto a Cagliari e l’8 giugno la fine del viaggio a due ruote, dopo aver attraversato l’Europa e gli Stati Uniti coast-to-coast, passando per Canada, Giappone, Cina, Vietnam, Cambogia, Thailandia, Malesia, Singapore, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa. Lo scopo del progetto Rumundu era quello di girare il mondo in bicicletta alla ricerca di storie e stili di vita sostenibili promuovendo allo stesso tempo la Sardegna. Un viaggio che è stato raccontato in tempo reale attraverso testi e immagini sul sito www.rumundu.it e i social collegati.

“È stato un anno ricco di esperienze che non è semplice descrivere in poche parole - commenta Stefano Cucca appena toccata l’Italia a Brindisi - ma mi sento una persona molto fortunata. Ho imparato moltissimo e sono davvero tante le realtà visitate in questo viaggio”.”Girare il mondo in bicicletta ti mette nella condizione di fermarti e imparare ad apprezzare lo scorrere del tempo. Ti senti una persona libera e sembra quasi che tutte le persone che incontri percepiscano in te qualcosa di strano, di diverso. Così - continua - come sono state tantissime le volte in cui le persone mi hanno accolto nelle loro case per chiacchierare e condividere semplicemente storie di vita”. Un’avventura impossibile? Non secondo Cucca. “Oggi - spiega - sono dell’idea che non sia una cosa impossibile fare il giro del mondo a bordo di una bicicletta. Ognuno con il proprio ritmo potrebbe porsi nella condizione di esplorare e imparare a prescindere dai chilometri. Quelli sono relativi. Sono dell’idea che con la bicicletta si abbia la giusta velocità per ‘ascoltare’ il mondo. Lo si capisce, lo si percepisce, lo si vive”.

Conclusa questa avventura, per il futuro Stefano vuole continuare a dedicarsi alla sostenibilità, dalla bioedilizia al cibo, dai mezzi di trasporto agli stili e ai comportamenti quotidiani che tengono conto del rispetto del territorio. “Mi piacerebbe portare avanti progetti di rural innovation e lavorare per favorire lo sviluppo di realtà sostenibili - conclude Stefano - magari anche attraverso la creazione di un fondo in collaborazione con qualche Venture Capital. Vedremo”. Appuntamento quindi mercoledì 4 giugno alle 8.30 al molo del porto di Cagliari per festeggiare insieme a Stefano il rientro del progetto Rumundu sull’isola, a un anno esatto dal suo avvio. E la sera sarà ospite di “Leggendo Metropolitano”, festival internazionale di letteratura, quest’anno alla sua sesta edizione.

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