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Mobilità, Fiab: "Per ciclabilità servono norme snelle applicabili da sindaci"

09 maggio 2014 | 18.38
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Riprende la revisione della normativa sugli ''itinerari ciclabili'' da parte del ministero dei Trasporti: lunedì 12 maggio è in programma un nuovo incontro a Roma per la discussione della bozza di revisione del decreto ministeriale che fissa le regole della ciclabilità e in particolare delle piste dedicate alle due ruote.

All'incontro parteciperanno diversi soggetti, dai Comuni alla Fiab e gli esperti di settore, per dare supporto anche tecnico alle trattative sulla nuova bozza di modifica e avanzare al tavolo ministeriale alcune richieste per lo sviluppo della mobilità ciclabile, in particolare "norme snelle e disposizioni che favoriscano la promozione delle mobilità ciclistica attraverso una legislazione adeguata alle nuove necessità e a una facile applicabilità da parte dei sindaci, che sono i primi responsabili della sicurezza e della salute dei cittadini", dichiara Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta.

"In particolare - precisa la presidente nazionale Fiab - ci auguriamo che i tecnici del ministero dei Trasporti accolgano, in attesa del nuovo codice della strada, le richieste Anci relative al doppio senso ciclistico nelle strade a senso unico, alla continuità degli itinerari ciclabili, alla 'casa avanzata' a favore dei ciclisti negli incroci semaforici e all'autorizzazione all'utilizzo delle corsie preferenziali da parte degli utenti a due ruote a pedali''.

''Il lavoro di modifica del regolamento alle ciclabili ha senso solo se è in grado di produrre un cambiamento tangibile nelle nostre città - aggiunge Paolo Gandolfi del Gruppo Interparlamentare Mobilità Nuova e Ciclistica - L'ossessione del nostro impegno deve essere la sicurezza sulle strade, a partire da quella dei bambini. L'appuntamento con i 30 km/h e con la priorità a pedoni e ciclisti è ineludibile, è l'appuntamento con l'Europa e con il futuro''.

''Oggi la bici oggi rappresenta una delle più importanti soluzioni per la mobilità sostenibile''- dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria Ancma, l'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e accessori - Si risparmia in consumo di carburante ed emissioni, si guadagna in salute e velocità di trasferimento nelle città congestionate dal traffico. Inoltre, chi decide di pedalare contiene i costi di gestione. Continueremo nella promozione e nella tutela dell'intero comparto e delle numerose attività attraverso le quali si pongono le basi del fare cultura delle due ruote. A tutto questo si aggiunge l'utilità della bicicletta e il fondamentale contributo al cicloturismo che, per un Paese come il nostro, può rappresentare una vera fonte di guadagno sostenibile.''

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