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Parchi: Stelvio addio, fuori dalla legge quadro

18 gennaio 2016 | 09.47
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Parchi: Stelvio addio, fuori dalla legge quadro

Con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la norma d'attuazione varata dal Governo per la nuova governance dello Stelvio di fatto sancisce l'uscita del parco dai parametri normativi della legge quadro nazionale 394 del 1991 che fino ad oggi ha regolamentato i parchi italiani.

Lo denunciano Wwf, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Cts, Tci, Mountain Wilderness e Federazione nazionale Pro Natura che evidenziano la principale criticità dell’intesa dell'11 febbraio 2015: aver privato il Parco dello Stelvio (formalmente ancora parco nazionale) della possibilità di operare con proprie funzioni soggettive di tutela dell'ambiente.

Con questa intesa, infatti, si crea un comitato di coordinamento e di indirizzo, privo di personalità giuridica, di risorse finanziarie e di personale, delegando i poteri di tutela e gestione alla Regione Lombardia e alle due Province autonome di Trento e Bolzano. Tutto questo, denunciano le associazioni, è fuori dai parametri stabiliti per un'area protetta nazionale dalle legge quadro sui parchi italiani.

associazioni costituiranno un Osservatorio sul Comitato di coordinamento

Per questo, le associazioni si riservano di valutare le possibili illegittimità normativo-costituzionali dell'intesa e costituiranno "un Osservatorio sugli atti che verranno assunti dal Comitato di Coordinamento e dagli altri soggetti pubblici coinvolti, per verificare che siano rispettate le norme sulle aree protette e la classificazione Iucn (Unione Internazionale per la conservazione della natura) che fanno dello Stelvio un Parco Nazionale".

"Vedremo alla prova dei fatti se si è trasformato o no lo Stelvio in un condominio dove prevarranno gli interessi locali. E' certo che la nuova formula di governance sembra concepita per depotenziare l'esperienza di un parco nazionale che proprio quest'anno compiva 80 anni", denuncia il Wwf.

Il Parco nazionale dello Stelvio è uno dei 5 parchi nazionali storici istituiti in Italia per proteggere specie a rischio tutelate da convenzioni internazionali e dalle normative comunitarie. Gli altri parchi storici italiani sono il Parco Nazionale d’Abruzzo (istituito nel 1921), il Parco Nazionale del Gran Paradiso (istituito nel 1922), il Parco Nazionale del Circeo (1943), il Parco Nazionale della Calabria (1968, ma soppresso perché le aree sono confluite più avanti in altri due Parchi Nazionali: Sila e Aspromonte).

i numeri del Parco dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio, istituito nel 1935, è uno dei parchi più antichi d’Europa e il più esteso dell’arco alpino. Il suo simbolo è un’aquila reale stilizzata. Il territorio del Parco si estende oggi per oltre 130.000 ettari (130.728): si passa da paesaggi a 650 metri s.l.m. alle vette dei ghiacciai a oltre i 3.900 metri. Il Parco è nato per proteggere la fauna, la flora e i paesaggi del gruppo montuoso Ortles-Cevedale e le vallate alpine della Lombardia, Trentino e Alto Adige.

Al funzionamento del Parco nazionale sono stati destinati nel 2014 oltre 5,7 milioni di euro di finanziamenti pubblici, così ripartiti: 4,5 milioni di euro trasferimenti dallo Stato. 400 mila euro dalle Regioni, 836 mila euro dalle Province autonome. Sono 60 le persone che lavorano per il Parco nazionale a tempo indeterminato e il costo complessivo delle retribuzioni lorde poco più di 4 milioni di euro

Sono 24 le aree protette nazionali italiane che coprono complessivamente una superficie di oltre 1.500.000 ettari (15.000 km²), che corrispondono a circa il 6% del territorio nazionale, a cui si affianca una rete di decine di parchi regionali che tutelano complessivamente il 12% del nostro Paese.

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