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Roma: entro una settimana soluzione per Parco Alessandrino

12 dicembre 2016 | 19.10
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Roma: entro una settimana soluzione per Parco Alessandrino

Potrebbe arrivare entro una settimana la soluzione alla vicenda che interessa il parco Alessandrino-Tor Tre Teste a Roma, dove i cantieri avviati nell’ambito di un progetto che doveva sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi hanno scatenato le ire dei cittadini. Ad annunciarlo all’Adnkronos è il presidente del V Municipio Giovanni Boccuzzi (Movimento 5 Stelle): “Sono in contatto con vicesindaco. Spero, nel giro di una settimana, di venire a capo della vicenda e di giungere a sospendere definitivamente i lavori in quest’area, spostandoli in un’altra zona, più adatta”.

Ma ripercorriamo la vicenda. Ad essere a rischio, denunciano cittadini riuniti nel Coordinamento popolare a difesa del parco Alessandrino e Wwf Lazio, è una delle aree più verdi e belle del parco Alessandrino-Tor Tre Teste a Roma, area che andrebbe invece tutelata per il suo valore paesaggistico: è la cosiddetta 'Vallata'. Per capire cosa sta succedendo qui, bisogna tornare indietro nel tempo, anche se non di molto: cioè a quando Roma si stava preparando alla sua candidatura olimpica.

I lavori all’interno del parco rientrano, infatti, in quelli per la promozione della candidatura olimpica di Roma per i quali il Coni ha stanziato 100 milioni di euro. Il cantiere di cui stiamo parlando, per un intervento valutato 157mila euro, è partito a novembre, quando cioè la candidatura di Roma alle Olimpiadi era già tramontata.

Sono però partiti i lavori per realizzare una struttura ‘polifunzionale’ in cemento (basket, pattinaggio, pallavolo…), una parete per l’arrampicata, uno spazio per bambini. Nel parco, “le strutture e i parchi per bambini ci sono già, ma abbandonate, e a pochi centinaia di metri dall’area del cantiere c’è anche una piscina, chiusa”, spiega all’Adnkronos Maurizio Falessi, presidente del comitato di quartiere.

Insomma, invece di ulteriore cemento si potrebbe riqualificare l’esistente. Wwf e cittadini non sono contrari a eventuali progetti di riqualificazione, ma chiedono di spostare i cantieri in una zona più adatta, quella interessata dalla ‘tombatura’ della Prenestina bis per la quale più di un ettaro di parco era già stato cementificato. Uno spostamento che consentirebbe una vera riqualificazione salvaguardando un'importante area verde.

Per questo il comitato ha scritto una lettera al sindaco di Roma, all'assessore all'Urbanistica, all'assessore all'Ambiente, al presidente del V Municipio, al presidente del Consiglio municipale del V Municipio e al Coni. Ancora nessuna risposta, denunciano i cittadini, ma nel frattempo il consiglio municipale ha votato all’unanimità una mozione emendata per lo stop dei lavori nella valle e spostamento nella zona indicata.

“Sono in contatto con vicesindaco per cercare di realizzare la mozione e spostare i lavori sul tratto sopra il sottopassaggio Prenestina bis. Ci stiamo provando”, spiega il minisindaco pentastellato, sottolineando che il progetto risale “a una convenzione fatta tra Comune di Roma e Coni che ci siamo ritrovati quando siamo arrivati. Ci stiamo lavorando da questa estate, da quando ho preso contezza della situazione. Sto cercando di spostare il progetto, con la speranza di riuscirci”.

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