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Animali: Ciwf, vietare le gabbie per l'allevamento dei conigli

17 gennaio 2017 | 11.41
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Animali: Ciwf, vietare le gabbie per l'allevamento dei conigli

Verso il divieto all'uso delle gabbie negli allevamenti dei conigli in Ue. Questo l'auspicio di Ciwf Italia che ricorda che il prossimo 25 gennaio la Commissione Agricoltura del Parlamento voterà un Progetto di Relazione che potrebbe aprire la strada ad una legge che vieti questa pratica. Per questo l'organizzazione internazionale per il benessere degli animali da allevamento chiede ai membri italiani della Commissione Agricoltura di votare in favore della risoluzione.

Se il Progetto di Relazione, presentato dal parlamentare tedesco Stefan Eck del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, ricevesse voti favorevoli, questo rappresenterebbe un importante passo avanti nell’iter verso una legge che preveda il graduale divieto delle gabbie per i conigli in Ue. Il progetto di relazione di Eck, infatti, ha due richieste fondamentali: che venga promulgata una legge a protezione dei conigli e che le gabbie siano progressivamente eliminate e poi vietate e vengano adottati come minimo di legge i sistemi in recinto, come quelli già adottati dalla legislazione belga.

Ogni anno in Ue vengono allevati 320 milioni di conigli (fonte Faostat). Circa 87.000 cittadini italiani hanno firmato la petizione, lanciata sulla piattaforma di Change.org, per chiedere la fine dell’uso delle gabbie per i conigli e, in totale, 600mila cittadini europei hanno chiesto il divieto dell'uso delle gabbie in Ue.

"Ci appelliamo agli eurodeputati italiani che voteranno in Commissione agricoltura - afferma Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus - che ascoltino la voce di quei 600mila cittadini che hanno chiesto la fine dell’allevamento in gabbia per questi animali. E ascoltino le ragioni del benessere animale, non quelle di quella grande industria cunicola il cui solo interesse è quello di mantenere il proprio settore non regolamentato".

I conigli che vengono allevati in gabbie di batteria - spiega Ciwf -hanno a disposizione uno spazio che spesso non è nemmeno grande come un foglio A4. Non possono saltare, balzare, stendersi lateralmente per riposare, stare seduti sulle zampe posteriori (la loro posizione naturale) o eretti. Le gabbie, costituite interamente in rete metallica, possono ferire le loro zampe. In condizioni così estreme i conigli hanno un altissimo rischio di contrarre infezioni e ammalarsi e la mortalità negli allevamenti può raggiungere il 30%.

In alcuni Paesi europei, come il Belgio e la Germania, sono stati sviluppati anche a livello industriale metodi di allevamento alternativi alla gabbia, in cui i conigli possono esprimere gran parte dei loro comportamenti naturali. In Belgio, su pressione dell’opinione pubblica, è stato creato un metodo di allevamento al coperto in cui i conigli hanno piattaforme su cui saltare, tubi in cui nascondersi e un pavimento in plastica che non ferisce le loro zampe. In questi allevamenti i conigli non sono trattati con antibiotici di routine, vengono curati solo se si ammalano, e la mortalità scende al di sotto del 10%. La stessa direzione verso un allevamento in recinti è ormai intrapresa anche in Germania, grazie alla pressione dell'opinione pubblica e all'iniziativa di allevatori virtuosi e di alcuni supermercati.

Ciwf, tramite il sito web, invita i cittadini a scrivere ai membri della Commissione e a partecipare, il prossimo 23 gennaio, al twitter-storm, per sensibilizzare i membri sulla votazione, con gli hashtag #bastagabbie #conigli.

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