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Sostenibilità: Ecosistema Urbano, Roma in fondo classifica, perse 33 posizioni

30 ottobre 2017 | 15.02
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Sostenibilità: Ecosistema Urbano, Roma in fondo classifica, perse 33 posizioni

La Capitale peggiora di anno in anno per performance ambientali. Roma scivola verso il fondo nella classifica di Ecosistema Urbano 2017 , il dossier sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia di Legambiente, piazzandosi all'88esimo posto e perdendo ben 33 posizioni in 10 anni (era al 55esimo nel 2007). A causare il crollo sono in particolare le voci rifiuti e mobilità.

Sul fronte dei rifiuti, sale di percentuali irrisorie la differenziata (43% nel 2016, era al 41% nel 2015) per la quale Roma si piazza al 67esimo posto della classifica, e non si riduce la produzione pro-capite ferma a 588 kg a persona ogni anno; il porta a porta resta fermo al 32,8% degli abitanti, peggior dato in assoluto tra le prime quattro città italiane (Milano 100%, Napoli 42,8%, Torino 47,3%).

Ma è la mobilità a spingere Roma sul fondo della graduatoria per performance ambientali: crollano la fiducia e l'uso dei mezzi pubblici con appena 328 viaggi all'anno per abitante nel 2016 (erano 512 nel 2015, a Milano sono 486 e a Venezia 664); diminuisce anche l'offerta di trasporto pubblico, cioè i chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente, calando dai 60 dello scorso anno ai 57 Km/vettura/abitante/anno (a Milano sono 93); di contro sono più di 61 le auto ogni 100 abitanti. Ferme a appena 0,17 metri quadri per abitante le quantità di isole pedonali (l'equivalente di un quadrato con lato 41 cm a testa) e a 1,27 i metri per abitante di corsie ciclabili.

"E' allarmante il calo del numero di cittadini in viaggio sui mezzi pubblici, dato che racconta da solo quanto 'immobile' sia la mobilità pubblica della Capitale. È passato un 2016 dove non è accaduto veramente nulla di positivo - commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - Intanto non si pedonalizza niente, è ferma a metà la ciclopedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali e il Colosseo continua ad essere un enorme pregiatissimo spartitraffico recluso dalle auto".

"Dall’elaborazione del Grab, unica opera finanziata realmente, vengono poi allontanati tutti quelli che lo hanno pensato e progettato gratuitamente per la città, e invece della grande opera di rigenerazione urbana stra conosciuta e premiata, rischia di diventare l'ennesima, pericolosa striscia gialla in terra”, conclude Scacchi.

Sempre secondo il dossier di Legambiente, nell'aria cresce a 50,72 ug/mc la concentrazione media di No2 (biossido d'azoto in microgrammi per metro cubo di aria), migliora scendendo a 10,78 giorni di superamento la presenza di ozono (limite giornaliero a 120 ug/mc) e rimane stabile il Pm10 con una concentrazione media di 28,75 ug/mc al giorno.

Nel resto del Lazio, grave la posizione di Frosinone (99esima) nel fondo della classifica generale; peggiorano Latina che scende al 89esimo posto (71esimo nel dossier 2016) e Rieti al 61esimo (era 54esima nel 2016). Viterbo si piazza in fondo alla classifica (102) perché continua a non fornire con completezza i dati.

I dati sulla gestione dei rifiuti sono molto bassi a Latina che scende addirittura al 30% di differenziata (era al 32 nel dossier 2016), sale a Viterbo al 49% e sale anche a Rieti al 24%. La percentuale di differenziata è invece ferma al 18% a Frosinone, dato che pone sul fondo della classifica il capoluogo ciociaro insieme ai pessimi numeri della qualità dell'aria: Pm10 in concentrazione media di 35ug/mc, 20 giorni di superamento dei limiti di ozono e 33,5ug/mc di No2 medio nell'aria.

Capitolo a parte sul ciclo dell'acqua, dove il gestore del servizio idrico di Roma e Frosinone non fornisce dati aggiornati per cui si conferma il 44% di dispersione in provincia di Roma, il 75,4% in provincia di Frosinone, consumi di 165 l/ab/anno nella capitale e 175 nel capoluogo ciociaro. A Rieti la dispersione idrica sale al 55% (dal 53,8%) ma si abbassano i consumi a 150 l/ab/anno (da 155). Migliora anche se di poco la situazione a Latina col 65% di dispersione (dal 67%) e 131 l/ab/anno di consumi.

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