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Territorio: geologi, solo Capo dello Stato può salvarci da 'estinzione'

27 gennaio 2015 | 12.31
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Chiedono la modifica dell’articolo 9 della Costituzione e di dare alla Geologia e all’Ambiente gli stessi valori e ruolo dati al paesaggio e al patrimonio storico e culturale italiani

Territorio: geologi, solo Capo dello Stato può salvarci da 'estinzione'

“Solo un’azione del Presidente della Repubblica, modificando l’articolo 9 della Costituzione e dando alla Geologia e all’Ambiente gli stessi valori e ruolo dati al paesaggio e al patrimonio storico e culturale della nazione, potrebbe arrestare la scomparsa dei Dipartimenti di Scienze della Terra”. Così Piero Farabollini, consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi e responsabile del Corso di Laurea in scienze Geologiche dell’Università di Camerino, torna a lanciare l' allarme "estinzione" per i geologi italiani.

La forte criticità che la Comunità italiana delle Geoscienze sta attraversando – aggiunge Farabollini - e la evidente contrazione numerica della componente accademica delle Geoscienze, legata alla Legge 240 (cosiddetta 'Legge Gelmini'), a fronte di risultati eccellenti nella ricerca e nella didattica evidenziati dalla Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010, da parte del Miur, derivano dalla bassissima cultura del rischio sia nella popolazione che nella classe che ha amministrato il nostro Paese”.

Negli ultimi 15 anni, infatti, i geologi nelle Università italiane sono diminuiti di oltre il 25% mentre altre aree disciplinari hanno visto un aumento anche del 50%.

Secondo Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, il rischio è sia "la definitiva chiusura dei Dipartimenti di Geologia, per ora rimasti otto, sia la scomparsa dell’Area Cun 04-Scienze della Terra, che verrebbe così accorpata all’Area 02- Fisica, proprio in un Paese come l’Italia caratterizzata da pericolosità e rischi geologici e che costituiscono una buona aliquota del Pil nazionale".

I geologi chiedono pertanto un segnale forte da parte della classe politica "che permetta di arrestare la sempre crescente diminuzione del personale addetto all’alta formazione e alla ricerca universitaria nelle Scienze della Terra", aggiunge Graziano.

"Nonostante l’ottimo risultato raggiunto in Commissione Ambiente della Camera, con l’inserimento delle Scienze geologiche, per la prima volta dalla sua istituzione, nel piano nazionale delle lauree scientifiche 2014-2016 (Decreto Ministeriale 29 dicembre 2014 n. 976), attraverso l’ottimo lavoro svolto dagli on. Mariani e Ghizzoni, tuttavia - conclude Graziano - gli effetti procurati al settore dalla riforma Gelmini sono ancora preoccupanti”.

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