cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 13:02
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Per l'Atlante Globale sulla Giustizia Ambientale oltre mille i conflitti nel mondo

19 marzo 2014 | 18.14
LETTURA: 3 minuti

Per l'Atlante Globale sulla Giustizia Ambientale oltre mille i conflitti nel mondo

La rete sulla giustizia ambientale Ejolt (Environmental Justice Organisations, Liabilities and Trade) ha lanciato oggi a Bruxelles, negli uffici dell'Unep (United Nation Environmental Programme) il suo Atlante Globale sulla Giustizia Ambientale, una piattaforma di mappatura online con una veste grafica nuovissima e interattiva che descrive dettagliatamente lo sviluppo di più di 1.000 conflitti ambientali in tutto il mondo.

Alla realizzazione della Mappa ha collaborato attivamente il Cdca - Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, istituto indipendente italiano che lavora dal 2007 alla mappatura dei conflitti ambientali nel mondo e che è tra i partner del progetto Ejolt. Questo strumento consente agli utenti di filtrare attraverso un centinaio di coordinate e criteri di ricerca e di affinare la navigazione attraverso ricerche mirate per materie prime, aziende, paesi e tipi di conflitto.

Con un click si può visualizzare una mappa globale dei conflitti su nucleare, rifiuti, acqua o dei luoghi ove le comunità hanno un problema con una particolare azienda chimica o mineraria. Si può poi cliccare su un punto qualsiasi della mappa per conoscere gli attori coinvolti e la descrizione del conflitto con il suo sviluppo attuale e le fonti bibliografiche. Le mappe create attraverso i filtri di ricerca possono essere condivise su pagine Web o social network.

Le mappe generabili attraverso l'Atlante possono inoltre essere focalizzate su tematiche come fracking, conflitti sulle mega-infrastrutture, azioni repressive contro attivisti ambientali. L'atlante è un prodotto del progetto Ejolt finanziato dalla Commissione Europea. Più di 100 personalità provenienti da 23 diverse università e organizzazioni per la giustizia ambientale di 18 Paesi insieme a decine di collaboratori indipendenti provenienti da tutto il mondo hanno unito le loro forze per creare questa enorme e preziosa risorsa.

"L'Atlante illustra come i conflitti ambientali stiano dilagando nel mondo, dovuti al progressivo aumento di richiesta di materie prime da parte dalla classe dominante e dal ceto medio della popolazione globale - spiega Joan Martinez-Alier che ha coordinato il progetto con il suo team di economisti ecologici dell'Università Autonoma di Barcellona - Le più afflitte sono le comunità povere, emarginate e indigene che non hanno un potere politico tale da garantire Giustizia Ambientale e accesso alle cure sanitarie''.

Più di 2.000 imprese e istituzioni finanziarie sono coinvolte in questi processi di spoliazione, inclusi molti attori statali e aziendali dei Paesi sviluppati, con crescente partecipazione da parte delle economie emergenti. La mappa evidenzia inoltre alcune tendenze allarmanti, tra cui la continua impunità delle aziende per i crimini ambientali e il fatto che l'80% dei casi comporta la perdita di essenziali mezzi di sussistenza.

La mappa segnala anche diversi casi di vittorie per l'ambiente: il 17% dei casi presenti sulla mappa possono essere considerate vittorie per la giustizia ambientale. Obiettivo del progetto, semplificare la ricerca di informazioni, il collegamento con altri gruppi di lavoro su temi correlati e aumentare la visibilità dei conflitti ambientali. Organizzazioni della società civile e ricercatori con competenze specifiche sono invitati a contribuire all'espansione del database.

Una caratteristica del progetto e dell'Atlante è che i movimenti nati dal basso per la giustizia ambientale rappresentano la chiave per raggiungere forme di produzione e consumo più eque, giuste e sostenibili. Secondo il coordinatore Leah Temper "solo quando le comunità si mobiliteranno per dire che non vogliono più essere vittime della contaminazione, i governi e le aziende inizieranno a cambiare comportamento."

L'Atlante sulla Giustizia Ambientale è un'iniziativa co-organizzata dall'Ufficio Ambientale Europeo e dall'Ufficio del Programma Ambiente delle Nazioni Unite.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza