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In vista delle europee 28 impegni di 'legislatura ambientale' secondo il Wwf

17 marzo 2014 | 11.23
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In vista delle europee 28 impegni di 'legislatura ambientale' secondo il Wwf

In vista delle elezioni europee del 25 maggio il Wwf Italia avvia una serie di incontri con partiti e liste, nell'ambito di una campagna informativa e di pressione su scala europea coordinata dall'ufficio Epo (European Policy Office) del Wwf con sede a Bruxelles, e chiede a partiti, liste e candidati all'Europarlamento di confrontarsi su 28 impegni concreti ''di legislatura'' e di dare il proprio apporto per rilanciare il ruolo politico-istituzionale d'avanguardia sui temi ambientali svolto dall'Europa nel mondo negli ultimi 20 anni.

In Italia, il Wwf ha avviato un programma di incontri: già avvenuti quelli con Sel, Lnp, Ncd, Fi, Scelta Civica per l'Italia, Movimento 5 Stelle e Pd, mentre si attendono le risposte di altri partiti e liste di cui si darà conto a partire da aprile sul Web. Al centro dell'iniziativa, la presentazione del manifesto ''Parlamento Europeo 2014-2019: Creare una nuova Europa per il Pianeta'' (www.wwf.it/elezionieuropee) dove si chiede a candidati all'Europarlamento e cittadini di aderire a una petizione di sostegno ai punti del manifesto, on-line in tutta Europa il prossimo aprile.

Il manifesto del Wwf contiene valutazioni e dati economici sui costi e benefici delle scelte ambientali e 28 proposte di legislatura, che riguardano: Politica ambientale (attuazione e rafforzamento della legislazione europea); Nuovi modelli di consumo (cambiare i modelli di consumo per ridurre l'impatto ambientale); Clima ed Energia (ridurre il cambiamento climatico e l'impatto delle fonti energetiche inquinanti); Economie più verdi (soluzioni per dare valore alla natura, alla biodiversità e avviare percorsi concreti di Green Economy); Politica di Sviluppo (sostenibilità ambientale, cuore dello sradicamento della povertà).

Il Wwf nel suo manifesto valorizza il ruolo fondamentale che ha avuto finora l'Unione Europea per la tutela della salute e dell'ambiente dei cittadini europei, ruolo svolto attraverso direttive comunitarie e regolamenti che hanno indotto i singoli Paesi membri a perseguire obiettivi ambiziosi nelle scelte energetiche e di lotta ai cambiamenti climatici, a valutare gli impatti di opere infrastrutturali sul territorio, posto dei limiti alle attività economiche che incidono sulle risorse naturali come la pesca e l'agricoltura, imposto la tutela di specie a rischio, creato un'ampia rete di aree prioritarie per la tutela degli habitat e delle specie (Rete Natura 2000), finanziato progetti e programmi di ricerca e di salvaguardia ambientale e di manutenzione del territorio altrimenti impossibili da avviare con le scarse risorse nazionali.

Il Wwf ricorda come i cittadini europei siano maturi e consapevoli per chiedere precisi impegni a partiti e liste che si presenteranno alle elezioni e ai propri candidati in favore di una "Nuova Europa per il Pianeta": il 95% dei cittadini dell'Unione Europea, infatti, considera importante la salvaguardia dell'ambiente; l'81% pensa che la legislazione ambientale comunitaria sia necessaria per proteggere l'ambiente (Eurobarometro del 2011 su ''Atteggiamento dei cittadini europei verso l'ambiente'').

Una Nuova Europa che stenta ancora ad emergere, quando si pensi, come sottolinea il Wwf, che: i sussidi assegnati alle fonti energetiche inquinanti sono ancora oggi in Europa 3 volte superiori a quelli destinati alle energie rinnovabili e il 92% delle acque dolci europee (fiumi, laghi e falde acquifere) è significativamente inquinato.

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