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Lo sforzo maggiore è richiesto al fotovoltaico

Con il piano taglia bollette del Mise a regime risparmi per 2-3 miliardi di euro

14 maggio 2014 | 12.47
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Con il piano taglia bollette del Mise a regime risparmi per 2-3 miliardi di euro

Risparmi per 2-3 miliardi di euro a regime, tra riduzione di incentivi e trasferimenti ai produttori di energia, riduzione delle agevolazioni per specifiche categorie di consumatori, riduzione dei costi di sistema e misure con effetti sulla tariffa gas. Questo il piano del ministero dello Sviluppo economico per tagliare le bollette alle piccole e medie imprese (due terzi dei risparmi totali) e a tutti gli altri consumatori. Lo sforzo maggiore, rileva Staffetta Quotidiana, è richiesto al fotovoltaico (700-900 milioni di risparmio) con interventi anche su Riu, Seu e Seseu, sugli interrompibili, su Terna, sulle Ferrovie e sugli sbilanciamenti.

Nelle slide pubblicate da Staffetta Quotidiana che sono il risultato dell'istruttoria tecnica portata avanti dal Mise e che contengono una ventina di misure che saranno adottate a partire dal mese di giugno, viene data per 'fatta' la concessione del regime regolato al rigassificatore Olt di Livorno. Tra le misure di riduzione degli incentivi troviamo: spalmatura volontaria degli incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche; addebito degli sbilanciamenti ai rinnovabili (come da delibera 281 bocciata dal Tar e attualmente al Consiglio di Stato); la spalmatura obbligatoria degli incentivi al fotovoltaico (da 20 a 25 anni senza interessi per impianti sopra i 200 kW); vincolo alla riduzione delle bollette dei risparmi ottenuti con la riforma della componente Cec del Cip6.

Tra le riduzioni delle agevolazioni: riduzione degli sconti alle Ferrovie; addebito progressivo (si parte con il 10%) degli oneri di sistema anche a Riu, Seu, Seseu; riforma dell'interrompibilità; abolizione degli sconti agli ex dipendenti di aziende di distribuzione elettrica; eliminazione delle agevolazioni per Vaticano e San Marino; eliminazione dei contributi alle centrali a olio per le emergenze gas.

Tra le misure per la riduzione dei costi di sistema: una stretta sulla garanzia dei ricavi di Terna e sui costi per la remunerazione degli operatori di rete; il potenziamento delle reti; lo spostamento della componente A2 (decommissioning nucleare) sulla fiscalità generale; l'introduzione di prezzi negativi sulla Borsa elettrica; interventi contro l'abuso del potere di mercato, in particolare in Sicilia; rafforzamento dei controlli sui beneficiari degli incentivi; addebito dei costi di funzionamento del Gse agli operatori che usufruiscono dei suoi servizi (principalmente i produttori da rinnovabili).

Infine, tra le misure con effetti sulla tariffa gas: il potenziamento di gasdotti e rigassificatori ('Il governo -sui legge nelle slide- intende perseguire nella strada indicata dalla Sen di ampliamento della capacità di importazione, come fatto con l'introduzione di un regime regolato per il terminale Gnl Olt'); una stretta sulla remunerazione delle reti''.

La filosofia dell'intervento, conclude il documento, ''è togliere a chi ha avuto troppo, restituire a chi ha pagato di più, e in particolare eliminare le rendite, eliminare i sussidi incrociati ingiustificati, far funzionare la concorrenza e promuovere la legalità''.

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