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Energia, nuovo Avviso Pubblico 'Comuni per Sostenibilita' e Efficienza'

07 luglio 2014 | 16.11
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Disponibili 15 mln dal Poi energia , da spendere presto e bene

Spendere presto, spendere bene. Potrebbe essere questo lo slogan del nuovo Avviso Pubblico rivolto alle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che vogliono investire sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili attraverso l'acquisto e l'approvvigionamento, per gli edifici dei comuni stessi, di beni e servizi legati all'efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, attraverso le procedure telematcihe del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione.

E' "Comuni per la Sostenibilità e l'Efficienza energetica - Cse", presentato oggi dal ministero per lo Sviluppo Economico e dall'Anci, e finanziato con 15 milioni di euro provenienti dal Poi Energia. Il finanziamento è concesso sotto forma di contributo a fondo perduto; l'acquisto dei prodotti è possibile dal 4 luglio con una Richiesta di Offerta, mentre dal 21 luglio si potranno inviare al ministero dello Sviluppo economico le domande per richiedere i finanziamenti.

"L'obiettivo - spiega all'Adnkronos Simonetta Piezzo, Autorità di Gestione Poi Energia Mise - è di accelerare al massimo la spesa. Quindi abbiamo pensato a un bando completamente automatizzato e dai tempi ristretti per 'obbligare' i Comuni a cambiare la propria ottica e a passare da una gestione cartacea delle procedure a una gestione informatizzata". E in un'ottica di 'spendere presto e bene' sono stati esclusi gli edifici vincolati "che hanno procedure di autorizzazione molto lunghe e complesse. Abbiamo urgenza di accelerare la spesa e le autorizzazioni delle sovrintendenze spesso arrivano in ritardo, o non arrivano affatto".

Scelta dettata dunque dalla necessità, anche se molte pubbliche amministrazioni italiane insistono proprio in edifici vincolati. "Abbiamo fatto una stima - dice all'Adnkronos Gaetano Fasano dell'Enea - secondo la quale le pubbliche amministrazioni insistono almeno per un 20% in edifici vincolati. Bisognerà quindi trovare una formula con il ministero dei Beni Culturali per intervenire in prima battura sull'efficienza degli impianti e poi per aprire la strada a interventi anche sull'involucro, nel rispetto di questi edifici e per renderli più efficienti. Alcune amministrazioni si sono già attivate in tal senso, come il Comune di Napoli, il Comune di Carpi e alcuni comuni dell'hinterland della Toscana".

Edifici storici esclusi dunque, ma potranno beneficiarne tutti gli altri, a partire dalle scuole. "In Italia ci sono circa 53mila edifici scolastici, tra pubblici e privati, e circa 43mila del pubblico. Di questi - aggiunge Fasano - un terzo necessita di interventi di efficienza energetica e di sicurezza sismica e dovrebbero essere proprio questi i primi edifici su cui intervenire e su cui concentrare le risorse finanziare a disposizione del governo".

"Il 95% delle nostre scuole - conclude Fasano - ha un impianto di climatizzazione invernale a caldaia e alcune caldaie sono obsolete e andrebbero sostituite; in alcuni casi le caldaie sono più efficienti ma installate in involucri edilizi critici per cui la loro efficienza viene penalizzata. Sarebbe il caso di intervenire anche lì". Comuni per la Sostenibilità e l'Efficienza energetica è un bando 'a sportello' quindi fruibile fino a esaurimento dei 15 milioni di euro. Gli interventi per i quali si richiede il finanziamento devono essere non inferiorei a 40mila euro e non superiori a 207mila euro.

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