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Energia: studio, ridurre bollette e risparmiare oltre 1.200 euro l'anno

19 settembre 2014 | 18.10
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Le emissioni inquinanti prodotte dai sistemi di riscaldamento incidono sia a livello globale, con l'emergenza legata all'aumento della CO2 nell'atmosfera, sia a livello locale

Energia: studio, ridurre bollette e risparmiare oltre 1.200 euro l'anno

Rendere più efficiente il patrimonio abitativo esistente e ridurre, contemporaneamente, il consumo di energia. Sono queste le principali sfide ambientali, nei confronti delle quali il nostro Paese è chiamato a dare una risposta concreta. Un tema che acquista un valore maggiore se si considera che mediamente una famiglia italiana spende dai 1.500 ai 2.000 euro all'anno per la bolletta energetica e che, le emissioni inquinanti prodotte dai sistemi di riscaldamento incidono sia a livello globale, con l'emergenza legata all'aumento della CO2 nell'atmosfera, sia a livello locale.

In questo contesto un valido contributo all'efficientamento del patrimonio abitativo arriva dal convegno ''Ridurre le bollette. Efficientare il patrimonio abitativo'', organizzato da Casa Spa, Comune di Firenze e Legambiente, per presentare i risultati della campagna ''Quanto consuma la mia casa?'' e fornire proposte operative concrete da sottoporre al Governo, in materia di efficientamento energetico del patrimonio abitativo.

Dai dati resi noti emerge, fra le altre cose, che i difetti di isolamento termico degli edifici, l'utilizzo non consapevole degli elettrodomestici e la poca attenzione verso uno stile di vita responsabile, costano alla famiglia media fiorentina circa 1.200 euro l'anno. Cifra che può essere risparmiata attraverso adeguate analisi dei consumi elettrici e termici, ed interventi relativi all'isolamento termico degli edifici.

Questo elemento deriva, appunto, dai risultati degli studi condotti nell'ambito della campagna ''Quanto consuma la mia casa?'', avviata lo scorso anno da Casa Spa, Comune di Firenze e Legambiente, su edifici privati del territorio e su 20 alloggi di edilizia residenziale pubblica, gestiti da Casa Spa.

L'analisi ha permesso di rilevare gli effettivi consumi delle singole abitazioni, attraverso la concessione gratuita di audit energetici, per capire le problematiche relative al tema dell'isolamento termico e dell'efficienza degli impianti energetici ed elettrici e trovare, per ciascuna unità abitativa, soluzioni pratiche per migliorare la qualità della vita e ridurre i costi in bolletta.

I risultati dimostrano che tra gli edifici dell'area fiorentina presi in esame, il 95 per cento ha problemi di tenuta termica, mentre il 70 per cento presenta criticità a livello di tenuta dei serramenti o di chiusure verticali, con relativi ingressi di aria fredda dall'esterno.

È importante sottolineare, hanno detto i relatori, anche la prevalenza dell'incidenza dei consumi termici, rispetto a quelli elettrici, per la spesa delle famiglie (in rapporto di quasi 3 a 1, mediamente). In secondo luogo si dimostra come sia possibile ridurre in maniera significativa la spesa delle famiglie con interventi che riguardano elettrodomestici e illuminazione, impianti termici, isolamento termico delle pareti e degli infissi, attraverso investimenti e interventi di riqualificazione e attenzione agli stili di vita. Attraverso questi elementi si può arrivare a ridurre fino all'80% la spesa complessiva della bolletta energetica.

In particolare, per quanto riguarda la bolletta elettrica, la riduzione dei consumi può avvenire con una attenzione maggiore da parte delle famiglie agli stili di vita (utilizzo degli elettrodomestici e dell'illuminazione, ecc.) e di sostituzione di elettrodomestici e illuminazione con sistemi più efficienti. Il risparmio possibile, dall'analisi effettuata, può arrivare in media al 25% di una spesa annua media in Italia di 512,00 euro secondo l'Authority per l'Energia. L'investimento medio per raggiungere questi risultati è di circa 1200 euro, con un tempo di rientro di 7-11 anni, a seconda della possibilità o meno di accedere agli incentivi.

Per quanto riguarda la parte termica, la riduzione dei consumi può avvenire, anche qui, da una attenzione agli stili di vita (regolazione dei termostati, uso ottimale degli impianti, utilizzo di tendaggi e tapparelle nei periodi estivi e invernali, areazione dei locali, ecc.) ma soprattutto, in funzione delle caratteristiche dell'abitazione, da interventi di ristrutturazione edilizia, che intervengano nei confronti dell'isolamento delle pareti perimetrali e dei serramenti, e da interventi che riguardino l'efficienza degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria. Il risparmio possibile, dall'analisi effettuata, può arrivare al 50-80% (con significative differenze in funzione delle situazioni) di una spesa media di circa 1000-1500 euro (anche qui con situazioni differenti per tipologia e localizzazione).

Le analisi effettuate hanno permesso di mettere in evidenza quanto la strada della riqualificazione energetica sia conveniente, ma serve superare alcune barriere che limitano l'utilizzo degli incentivi. È fondamentale costruire una cabina di regia nazionale sull'efficienza energetica, che permetta di intervenire sull'articolato patrimonio edilizio e di superare i problemi di accesso agli incentivi e al credito.

A questo si aggiunge la necessità di semplificare gli interventi e di valorizzare le opportunità legate alla programmazione europea 2014-2020, che prevede risorse proprio per l'efficienza energetica, ma obbliga a un inevitabile cambio nella gestione delle risorse, rispetto a quanto avvenuto in questi anni.

In sintesi, gli interventi in grado di abbattere le barriere che limitano la riqualificazione riguardano la concessione di incentivi solo a fronte di prestazioni verificate, le certezze all'ecobonus, la semplificazione normativa per interventi di miglioramento dell'efficienza energetica e, infine, la valorizzazione della spinta europea all'efficienza energetica.

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