L'associazione ambientalista ha reso noto un’iniziativa legislativa articolata in 3 punti, i cui primi firmatari sono Maurizio Gasparri (Fi) e Oreste Pastorelli (Misto-Psi).
A 22 anni dalla legge del '92, in Italia esistono ancora 28mila siti da bonificare con amianto friabile e compatto in siti pubblici e privati, per un totale complessivo di 32 milioni di tonnellate di materiale contaminato e un miliardo di metri quadrati di superfici di tetti in cemento amianto, a fronte di poco più di 800 bonifiche effettuate da allora ad oggi. Così, per riaccendere i riflettori su questo scenario, l'associazione ambientalista FareAmbiente ha reso noto un’iniziativa legislativa articolata in 3 punti, i cui primi firmatari sono Maurizio Gasparri (Fi) e Oreste Pastorelli (Misto-Psi).
In base alla proposta di legge, riferisce FareAmbiente, "le guardie eco zoofile potrebbero, dopo una opportuna formazione da delegare alle regioni, permettere l’individuazione dei materiali contenenti amianto (MCA) dispersi, il loro censimento e successive bonifiche". Sono previste, inoltre, "semplificazioni delle pratiche per la bonifica e l'integrazione del quadro normativo al fine di evitare contenziosi nati nella difficile valutazione delle esposizioni all’amianto dei lavoratori ".
