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Pesca: buone notizie per il tonno rosso, popolazione in aumento

21 ottobre 2014 | 12.10
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Per il Wwf serve cautela, l'associazione chiede all'Iccat di optare per incremento quota tonno non superiore a 10% l'anno per i prossimi 5 anni

Tonno rosso © Brian J. Skerry / National Geographic Stock / Wwf
Tonno rosso © Brian J. Skerry / National Geographic Stock / Wwf

Ottimismo, ma con cautela, per lo stato di conservazione del tonno rosso, visti i risultati del Comitato scientifico dell’Iccat, Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico, che si è appena conclusa e in vista della riunione della Commissione stessa prevista a Genova dal 10 al 17 novembre. Per i ricercatori gli sforzi di gestioni fatti hanno determinato un aumento della popolazione, ma ammettono l'esistenza di zone d’ombra nella valutazione corretta dello stato dello stock.

“Troppe sono ancora le incertezze che si evincono dai risultati dalle valutazione scientifiche, tuttavia è sotto gli occhi di tutti che lo stock di tonno rosso non rischia più il collasso", fa sapere Marco Costantini, responsabile del programma mare del Wwf Italia. Un risultato che "dipende unicamente dall’aver rispettato il piano di gestione deciso anni addietro sulla base di un approccio del tutto cautelativo. Ci preoccupa ancora la scarsa efficienza dei processi di tracciabilità”.

Il Wwf ora chiede all’Iccat di adottare una decisione "fortemente cautelativa" e di optare "per un incremento graduale della quota tonno non superiore al 10% per ogni anno, per i prossimi 5 anni".

Un aspetto che non va sottovalutato, secondo il Wwf, è la scarsa efficacia del Bluefin Tuna Catch Document (Bcd), la certificazione di tracciabilità delle catture. Uno studio recente commissionato proprio da Wwf, ha dimostrato le debolezze di questo sistema. Lo studio dimostra anche che con questo livello di efficacia nella certificazione della tracciabilità, Iccat non rispetterebbe i criteri minimi del regolamento europeo Iuu Illegal, unreported and unregulated fishing.

“Se riduciamo al minimo gli ancora presenti fenomeni di pesca illegale - continua Marco Costantini - se miglioriamo l’efficacia della tracciabilità, siamo veramente prossimi ad un successo unico nella storia della gestione della pesca”.

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