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Rifiuti: Parigi sceglie gli inceneritori, 'è il nostro modello storico'/Focus

24 ottobre 2014 | 15.39
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Parla la project manager dell'Osservatorio Rifiuti dell'île-de-France, il 18% dei rifiuti conferiti negli inceneritori è rappresentato da materia plastica

Louvre - Parigi (Adnkronos)
Louvre - Parigi (Adnkronos)

"Non sarà il modello più sostenibile, ma è quello storico, quello che adottiamo da più di un secolo". Così Aurore Médieu, project manager dell'Ordif (l'Observatoire Régional des Déchets d'île-de-France), spiega al scelta di Parigi in tema di rifiuti: puntare sugli inceneritori. In cui finisce anche una gran parte di materie plastiche. Nella capitale francese, infatti, secondo i dati presentati in occasione del meeting "European exchange on collection and management of municipal solid waste" organizzato da Atia-Iswa Italia e Ama Spa, lo smaltimento è basato in buona parte sul trattamento termico con circa il 67% degli scarti gestiti attraverso l'incenerimento.

La raccolta differenziata è pari al 13% e il 12,7% dei materiali viene conferito in discarica. "La maggior parte dei rifiuti conferiti negli inceneritori viene rivalorizzata soprattutto attraverso cogenerazione per la produzione di calore ed elettricità - spiega la responsabile dell'osservatorio rifiuti dell'île-de-France - Ci siamo resi conto che il 18% di questi rifiuti è rappresentato da materia plastica, un tipo di rifiuti che si presta facilmente all'incenerimento e, pertanto, che vale la pena puntare sul riciclaggio della plastica che è la frazione maggiormente presente nei rifiuti domestici".

"Il 15% dei rifiuti domestici viene riciclato però, siamo particolarmente forti sull'incenerimento: i tre impianti nell'area di Parigi riescono a incenerire 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti. In Europa - ammette Médieu - i francesi non sono i migliori nella raccolta differenziata".

E per il futuro? "Con la legge sulla transizione energetica che verrà votata dal governo francese, intendiamo puntare su riuso e raccolta differenziata. Nell'ambito di questa legge, determinati territori avranno l'opportunità di chiedere di entrare a far parte del programma nazionale 'Territori a Rifiuti Zero' per ridurre la quantità di rifiuti prodotti, attraverso l'economia circolare, puntando sui soggetti che si occupano della raccolta di rifiuti da imballaggio e sulla raccolta delle materie plastiche".

A Parigi in un anno si raccolgono complessivamente 2.548.107 tonnellate di rifiuti con una media pro-capite di 440 kg. Il "porta a porta" è previsto per indifferenziati, vetro, carta, residui vegetali e materiali ingombranti mentre i cassonetti stradali sono riservati a vetro, imballaggi e carta. In città sono presenti 45 centri di smistamento.

Il servizio costa in media 94 euro ad abitante per la raccolta e il trattamento della differenziata e 180-200 euro a tonnellata per la raccolta e il trattamento dei materiali indifferenziati. La tassa rifiuti, che finanzia il servizio, è pari in media a 121 euro l'anno per abitante.

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