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Povertà: 81% decessi per disastri ambientali colpisce aree a basso reddito

29 ottobre 2014 | 18.17
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Lo rileva l'Oxfam: l'81% dei decessi nelle aree a basso reddito e a reddito medio-basso, ma il 7% più ricco della popolazione mondiale è responsabile del 50% delle emissioni globali di Co2

(Infophoto)
(Infophoto)

L’81% dei decessi causati dai disastri ambientali colpisce le aree a basso reddito e a reddito medio-basso, anche se rappresentano solo il 33% dei disastri. Per contro, quel 7% più ricco della popolazione mondiale (pari a mezzo miliardo di persone) è responsabile per il 50% delle emissioni globali di Co2, mentre il 50% più povero emette solo il 7% delle emissioni in tutto il mondo.

Insomma, ad essere più colpiti dai disastri ambientali sono i poveri. Lo rileva il rapporto Oxfam "Partire a pari merito: eliminare la disuguaglianza estrema per eliminare la povertà estrema" secondo il quale i soggetti più vulnerabili ed emarginati sono maggiormente colpiti dalle crisi e queste aggravano ulteriormente la loro condizione di povertà sia perché non hanno accesso agli strumenti di welfare, tutela sociale o assicurazione, sia perché non dispongono di risparmi per poter affrontare un’emergenza.

Ma non solo: secondo il rapporto Oxfam la disuguaglianza danneggia l’ambiente: se sono i poveri ad essere colpiti più duramente dalla distruzione dell’ambiente e dagli effetti del cambiamento climatico, sono invece i più ricchi a produrre gli effetti maggiori sulle risorse fragili e limitate del nostro pianeta.

Secondo Narinder Kakar, osservatore permanente presso l’Onu dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, il deterioramento ambientale può essere attribuito a meno del 30% della popolazione mondiale. Il 7% più ricco del mondo (mezzo miliardo di persone) è responsabile del 50% delle emissioni globali di Co2, mentre il 50% più povero produce soltanto il 7% delle emissioni mondiali.

Il punto chiave sono i modelli di consumo dei ricchi. Le emissioni delle famiglie più agiate nei Paesi ricchi sono per lo più indirette, ossia quelle derivanti dal consumo di cibo, beni di consumo e servizi, molti dei quali prodotti oltre confine.

La popolazione con i maggiori livelli di consumo è probabilmente responsabile di oltre l’80% di tutte le emissioni di gas serra causate dall’uomo. La disuguaglianza di emissioni va di pari passo con l’uso squilibrato delle risorse mondiali: appena 12% della popolazione globale consuma per esempio l’85% dell’acqua del pianeta.

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