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Alimenti: da piano nazionale a protocollo di Milano, l'Italia è contro spreco/ Focus

21 novembre 2014 | 16.02
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In Italia vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil

Guido Barilla e Matteo Renzi (Foto di Luigi e Marco Vasini)
Guido Barilla e Matteo Renzi (Foto di Luigi e Marco Vasini)

L'Italia in prima linea contro gli sprechi alimentari. Lo dimostrano i diversi impegni presi soprattutto dal governo per cercare di contrastare le cattive abitudini dentro e fuori casa. Una battaglia importante visto che solo lo spreco alimentare domestico in Italia vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil. Per questo il ministero dell'Ambiente, ha promosso il Pinpas, Piano Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, con la collaborazione organizzativa di Last Minute Market.

Il Piano prevede 'dieci misure' per battere lo spreco in Italia: dalle vendite con ribasso del cibo prossimo a scadenza alla donazione dei prodotti invenduti, dagli accordi volontari con le imprese della ristorazione/distribuzione all’introduzione di criteri premianti negli appalti pubblici dei servizi di ristorazione collettiva per chi distribuisce gratuitamente le eccedenze. Pinpas avrà sessioni periodiche di verifica dei risultati raggiunti e sarà il portato di un'elaborazione realizzata attraverso la Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese.

Un modello, quello del piano nazionale, che sbarca anche in Europa grazie alla Carta di Bologna: un vero e proprio decalogo che è stato negoziato dai ministri dell'Ambiente nell'ambito del Semestre italiano di presidenza Ue, per contrastare lo spreco a livello internazionale. Il documento verrà presentato lunedì 24 novembre a Bologna in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, in programma fino al 30 novembre, e dedicata quest'anno proprio alla lotta allo spreco alimentare.

Non solo spreco alimentare ma anche agricoltura sostenibile e promozione di stili di vita sani per contrastare fame e obesità: sono questi i tre pilastri del Protocollo di Milano promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) in vista di Expo 2015, che ieri ha avuto il benestare del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Il Protocollo si propone come base di discussione per pianificare il futuro alimentare, con l'impegno di ridurre del 50% entro il 2020 l’attuale spreco di oltre 1,3 milioni di tonnellate di cibocommestibile, ovvero un terzo della produzione totale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria a nutrire gli 868 milioni di persone malnutrite nel mondo.

È un documento aperto ai suggerimenti di tutte le parti interessate tramite la piattaforma dedicata www.protocollodimilano.it / www.milanprotocol.com. 500 esperti internazionali hanno fornito il proprio contributo al Protocollo di Milano, oltre 70 tra organizzazioni e soggetti istituzionali hanno dato il proprio sostegno e migliaia di persone hanno già aderito. Ad oggi, il Protocollo di Milano si compone di otto articoli ed è già stato firmato e sostenuto da numerose organizzazioni internazionali.

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