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India: indigeni sfrattati dalla riserva delle tigri del Libro della Giungla

14 gennaio 2015 | 12.30
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La denuncia arriva da Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, che chiede alle organizzazioni ambientaliste di rivedere il proprio modello di conservazione.

India: indigeni sfrattati dalla riserva delle tigri del Libro della Giungla

Nel nome della conservazione della tigre, alcuni popoli indigeni sono stati sfrattati illegalmente e con la forza dalla riserva indiana di Kanha, celebre per essere l'ambientazione del “Libro della giungla” di Kipling. La denuncia arriva da Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, sottolineando che l’area è il territorio ancestrale delle tribù Baiga e Gond, che senza le loro foreste sono condannate a un futuro senza speranza.

Una volta sfrattate, continua Survival, le famiglie non hanno ricevuto né terra né aiuti per ricostruire le loro vite all’esterno dell’area a distanza di mesi, le famiglie denunciano di aver ricevuto solo una parte del risarcimento che aspettavano, mentre altre non hanno avuto nulla in assoluto. Eppure, la presenza dei popoli indigeni rappresenta una garanzia per la conservazione.

Per questo, la campagna di Survival ‘Parks Need Peoples’ (I parchi hanno bisogno dei popoli) chiede alle organizzazioni che si occupano di tutela ambientale di tutelare i diritti territoriali dei popoli indigeni, chiedere loro di cosa hanno bisogno per proteggere le loro terre, ascoltarli, ed essere poi pronti a sostenerli il più possibile.

“Quanto sta accadendo a Kanha esemplifica bene il lato più preoccupante dell’industria della conservazione: migliaia di turisti scorrazzano per il parco su jeep rumorose per fotografare le tigri assediate, mentre le comunità baiga, che per generazioni si sono prese cura dell’habitat degli animali, vengono distrutte dagli sfratti forzati”, commenta Stephen Corry, direttore generale di Survival.

“Purtroppo - aggiunge Corry - sembra che i conservazionisti non siano in grado di cogliere la tragica ironia di questa situazione. Se l’India non permetterà ai Baiga e ai Gond di tornare ai loro villaggi e non impedirà che altri abitanti siano cacciati via, le comunità verranno completamente distrutte. Sfrattare le tribù non salverà le tigri.”

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