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Alimenti: la Carta di Milano sbarca a Washington per accordo globale sul cibo

22 gennaio 2015 | 13.13
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Il documento promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) in vista di Expo 2015 verrà presentato durante il primo Food Tank Summit, evento organizzato in collaborazione con la George Washington University. In questo modo l'Italia si conferma in prima linea contro lo spreco alimentare

Alimenti: la Carta di Milano sbarca a Washington per accordo globale sul cibo

La Carta di Milano sbarca a Washington. L'obiettivo è promuovere un sistema alimentare globale più sostenibile. La Fondazione Barilla center for food & nutrition (Bcfn), infatti, presenta oggi la Carta di Milano, proposta italiana di accordo alimentare globale che sarà illustrata presso l’Expo di Milano, durante il primo Food Tank Summit a Washington D.C.

Il Summit, organizzato in collaborazione con la George Washington University, ha riunito più di 75 leader internazionali nel campo alimentare e dell’agricoltura: una tavola rotonda globale per discutere di nuovi accordi sul tema dell’agricoltura sostenibile, come la Carta di Milano. Con il contributo di istituzioni, mondo accademico, società civile e settore privato, la Carta di Milano traccia le linee guida che il governo italiano seguirà per promuovere un sistema alimentare globale più sostenibile nel corso dell’Expo 2015, che avrà luogo a Milano da maggio a ottobre.

La versione finale sarà consegnata al segretario generale delle Nazioni Unite durante la Giornata mondiale sull’alimentazione del 16 ottobre, come lascito dell’Expo 2015, e avrà il seguente tema: 'Nutrire il pianeta, energia per la vita'. La Carta di Milano trae origine da varie iniziative e studi che tengono conto delle diverse prospettive su un sistema alimentare danneggiato, iniziative tra cui il Protocollo di Milano, la prima proposta lanciata dalla Fondazione Bcfn alla fine del 2013 che offre soluzioni per i maggiori paradossi globali su cibo e nutrizione.

“È assurdo che oggi ci sia cibo in abbondanza per tutti e contemporaneamente che un miliardo di persone soffra la fame, mentre spreco, consumo eccessivo e utilizzo della terra a fini diversi dalle produzioni alimentari sono pratiche normali”, afferma Guido Barilla, presidente della Fondazione Bcfn. “L’Expo 2015 deve lasciare un’eredità più profonda e duratura e non essere solamente una vetrina per prodotti alimentari raffinati”.

Il Protocollo di Milano (www.protocollodimilano.it) elenca misure specifiche per combattere lo spreco alimentare dal campo alla tavola; combattere fame e obesità, promuovendo stili di vita sani a partire dalla giovane età e incoraggiare l’agricoltura sostenibile opponendosi alla speculazione finanziaria sulle materie prime.

Da quando ha presentato il Protocollo di Milano, la Fondazione Bcfn ha lavorato per ottenere la firma di oltre 100 organizzazioni, istituzioni e aziende private, così come di migliaia di cittadini privati. Da qui ai prossimi mesi, la Fondazione Barilla lavorerà con il governo italiano al fine di ottenere che i 146 Paesi che prenderanno parte all’Expo supportino la Carta di Milano.

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