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Beni culturali: D'Angelis, Toscana impegnata contro frane e alluvioni

04 marzo 2015 | 17.58
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Per il coordinatore della struttura di missione #Italiasicura di Palazzo Chigi il modello toscano è la via da seguire per la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico

L'impegno della Toscana per arginare frane e alluvioni può contare sul sostegno e sulle risorse del governo. Lo assicura Erasmo D'Angelis, coordinatore della struttura di missione #Italiasicura di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico, che indica proprio nel modello toscano la via da seguire per la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico. D'Angelis precisa che stanno per arrivare i primi 141 milioni per l'area metropolitana fiorentina, di cui 87 per la messa in sicurezza dell'Arno, del Mugnone, della Mensola e dell'Ema. I fondi provengono dagli stanziamenti decisi recentemente dal Cipe.

"La Toscana per noi è un modello di pianificazione e di protezione del territorio - afferma D'Angelis - Molte Regioni stanno seguendo questa regola di prevenzione, lo hanno già fatto Puglia e Liguria ponendo salvaguardie e vincoli di inedificabilità assoluta sulle aree a rischio idrogeologico e nelle larghe fasce di rispetto intorno ai corsi d'acqua. E Firenze è l'unico comune capoluogo che ha scelto coraggiosamente l'urbanistica a mattoni zero, niente più espansione cementificatoria, ma rigenerazione e riuso. La prima regola di prevenzione è questa, e fa sistema con le opere di sicurezza strutturale in corso per essere più sicuri da eventi come quelli del 1966".

"Difendersi dalle alluvioni è possibile - aggiunge D'Angelis - anche con sistemi di protezione come quello presentato oggi. Dopo 33 morti e 46 feriti in 70 province di 19 regioni nel 2014, c'è bisogno di un salto di qualità, anche nella coscienza del rischio, nell'autodifesa e nei comportamenti personali durante nubifragi e alluvioni per evitare drammi e lutti. Le richieste della Regione Toscana che andranno nel piano nazionale contro il dissesto 2015-20 sono 660 milioni di euro, di cui 141 per l'area metropolitana fiorentina nei quali stanno gli 87 milioni di euro necessari per completare la messa in sicurezza di Arno, Mugnone, Mensola ed Ema".

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