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Rifiuti: Ciafani (Legambiente), c'è concorrenza tra cementifici e inceneritori/ Focus

04 marzo 2015 | 15.52
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Il decreto sui Css del governo Monti e lo Sblocca Italia secondo Stefano Ciafani, dimostrano che le politiche governative sono schizzofreniche

Stefano Ciafani, vice presidente Legambiente
Stefano Ciafani, vice presidente Legambiente

Bruciare Combustibili solidi secondari nei cementifici rompe le uova nel paniere a chi dei rifiuti ha fatto il proprio business, come gli inceneritori. Tra i due mondi “c'è concorrenza”. Ne è convinto Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, sottolineando che “quindi c'è concorrenza tra Federambiente e l'associazione dei cementieri”. Il primo, spiega Ciafani all'Adnkronos, “spinge sugli inceneritori e ha avuto lo Sblocca Italia l'altro spinge sui cementifici e ha avuto il decreto del governo Monti”. A ognuno il suo, dunque. Ma questo dimostra che “le politiche governative sono schizofreniche”.

“Due anni fa – ricorda Ciafani - il governo Monti hanno fatto i decreti per garantire le semplificazioni per l'uso dei Css negli impianti industriali esistenti e nei cementifici. Dopodiché nello 'Sblocca Italia' il governo Renzi approva un decreto che spinge molto sull'incenerimento”.

Questo dimostra che “i governi devono fare pace con se stessi sapendo però che la priorità europea è fare in modo che la riduzione si faccia veramente e che il riciclaggio, che rappresenta il secondo atto nella gestione integrata dei rifiuti, convenga economicamente rispetto al recupero energetico e rispetto alla discarica”.

Secondo il vicepresidente di Legambiente, invece, il combinato disposto da questi due provvedimenti “è che c'è più spazio per il recupero energetico e questo non va bene perché il recupero energetico deve andare gradualmente in diminuzione parallelamente alla diminuzione della discarica. Fatto salvo questo il problema dei cementifici sono le emissioni in atmosfera a prescindere dal combustibile”.

Purtroppo, sottolinea Ciafani, “si è creata questa isteria collettiva che ci si accorge del cementificio solo quando c'è un progetto di bruciare un po' di Css. Allora il problema dei cementifici sono le emissioni in atmosfera a prescindere, anche perché quando brucia pet coke quel cementificio brucia un combustibile molto più inquinante. Addirittura quando brucia Css per alcuni inquinanti il limite si abbassa e quindi paradossalmente c'è un beneficio ambientale su quel territorio”.

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