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Ambiente Realacci, contro gli ecoreati per l'economia 'buona'/Focus

30 giugno 2015 | 17.10
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(foto Adnkronos/Cristiano Camera)
(foto Adnkronos/Cristiano Camera)

Era il 1994 quando, presentando il primo rapporto, Carabinieri e Legambiente utilizzarono per la prima volta il termine "ecoreati". A distanza di più di 20 anni "oggi abbiamo uno strumento vero per contrastare quel fenomeno". Così all'Adnkronos Ermete Realacci, presidente delle commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e primo firmatario della legge sugli ecoreati insieme agli onorevoli Micillo e Pellegrino, intervenendo alla presentazione del rapporto "Ecomafia 2015" di Legambiente oggi a Roma.

"Sono stati fatti passi in avanti in questi anni, quando si sono innalzate le pene contro lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi, ma l'insieme dei reati che vengono introdotti con questa nuova legge, frutto di una collaborazione ampia in parlamento, è un passo in avanti importante per l'Italia, per l'ambiente, per la sicurezza e la salute dei cittadini, ma anche per l'economia - sottolinea Realacci - perché è una legge che permette di contrastare quella concorrenza scellerata e terribile che è data dall'illegalità: una moneta cattiva che caccia la moneta buona, che fa tornare indietro l'Italia e non ci fa guardare al futuro".

Una nuova legge che introduce nuovi reati: il disastro ambientale, prima indicato con un generico "disastro innominato"; l'inquinamento ambientale, prima identificato con un semplice "getto di oggetti pericolosi"; il reato di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi; l'omessa bonifica... E poi "le aggravanti per la presenza di infiltrazioni della criminalità organizzata e il coinvolgimento di ufficiali pubblici", senza dimenticare che "aver innalzato le pene consente di allungare la prescrizione che si è raddoppiata permettendo di agire anche su reati commessi in anni passati", ricorda Realacci.

Insomma, "gli strumenti sono forti, ora vanno adeguatamente utilizzati - conclude - io spero che l'anno prossimo, presentando Ecomafia 2016, potremo presentare anche le indagini in corso perché la maniera migliore di fare prevenzione è punire i cattivi".

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