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Clima: Galletti, cambiamenti infieriscono su Italia più che altrove

29 luglio 2015 | 13.14
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Allagamenti a Genova nel 2014 (Infophoto)
Allagamenti a Genova nel 2014 (Infophoto)

Il cambiamento climatico è in atto e sta infierendo "sull'Italia più che altrove". E' l'allarme lanciato dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che, presentando oggi i dati ambientali dell'Ispra, ha ammesso di essere stato sorpreso in particolare dal dato che riguarda l'anomalia delle temperature che in Italia ha fatto riscontrare un aumento significativamente superiore alla media delle terre emerse con un +1,57° rispetto a una media di incremento di 0,89°.

Quello del 2014 è stato il dato più alto dal 1961 "e credo che il 2015 potrebbe superare questo record", sottolinea Galletti ricordando che il 2014 è stato anche un anno di alluvioni e frane con vittime e feriti, da nord a sud del Paese, "in una triste democrazia del dissesto che in Italia non risparmia quasi nessuno". E se ad aggravare la situazione c'è sicuramente l'intervento umano, dall'abusivismo all'urbanizzazione, "alla base della impennata dei danni da dissesto idrogeologico, c'è l’incremento esponenziale degli eventi estremi".

Insomma, l’Italia deve imparare a fare i conti con un andamento climatico profondamente cambiato "e che continuerà a cambiare, in peggio probabilmente, nei prossimi decenni", aggiunge Galletti.

E’ dunque una grande emergenza quella del dissesto, resa ancora più drammatica dall’effetto dei cambiamenti climatici. "Abbiamo recuperato opere bloccate per oltre un miliardo e 200 milioni di euro e abbiamo avviato i lavori più urgenti - ricorda il ministro dell'Ambiente - Abbiamo varato un programma da 7 miliardi in 7 anni per affrontare le principali criticità".

"Assegneremo a breve un primo stralcio di questi finanziamenti per le aree urbane più a rischio per 600 milioni e sigleremo nuovi accordi di programma per ulteriori 600 milioni", conclude Galletti.

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