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In cucina anche alghe, meduse e insetti. Cnr: "Sono i cibi del futuro"

20 ottobre 2015 | 12.59
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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In un futuro non troppo lontano potremo mangiare, oltre ai piatti tipici della tradizione gastronomica italiana, anche pietanze a base di meduse, alghe e insetti. Sono le opportunità offerte dal novel food come "fonte di nutrimento alternativo per integrare i cibi tradizionali in vista della crescita della popolazione, per contrastare la malnutrizione e come esempio di sostenibilità ambientale". Il nuovo scenario dell'alimentazione sarà al centro, domani a Expo, presso l'Open Plaza - Expo Center nel corso della conferenza 'Research, suistainability and innovation in new foods'.

L'evento, moderato da Massimiliano Mizzau Perczel del Cnr, è coordinato da due ricercatrici del Consiglio nazionale delle ricerche, Graziella Chini Zittelli dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi (Ise-Cnr) e Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr), ed è organizzato in collaborazione con Euromarine (Eu), Archimede ricerche e la Fao. "Le meduse possono trasformarsi da disagio in risorsa. Nel Mediterraneo ci sono centinaia di tonnellate di biomassa di questi cnidari, costituiti essenzialmente da acqua e proteine, soprattutto collagene, con efficace attività anti-ossidante" spiega Leone.

"In particolare, -aggiunge il ricercatore del Cnr- molecole estratte dalla medusa Cassiopea mediterranea (Cotylorhyza tuberculata) mostrano una significativa attività anti-cancro contro cellule di carcinoma mammario umano. Alcune specie, inoltre, per l'abbondanza di composti bioattivi, potrebbero rappresentare nuove fonti alimentari, o mangimi alternativi, e una preziosa risorsa di sostanze naturali di interesse biotecnologico, nutraceutico, nutracosmeceutico".

Negli ultimi decenni si è osservato, fra l'altro, fanno notare i ricercatori del Cnr, un incremento della presenza di meduse nel Mediterraneo, con un notevole impatto su pesca, acquacoltura, balneazione e persino sull'efficienza degli impianti industriali costieri. Del tema parlerà a Expo Stefano Piraino dell'Università del Salento, coordinatore del progetto europeo Med-Jellyrisk. "I progressi della ricerca -sottolinea Piraino- stanno consentendo di identificare con crescente precisione i meccanismi biologici ed ecologici che determinano questi fenomeni, di quantificare e prevedere il loro impatto sull'ecosistema marino e sull'uomo, ma anche di rivelare alcuni potenziali risvolti positivi".

Non è solo la ricerca italiana a studiare il nuovo orientamento sull'uso alimentare delle meduse. Lucas Brotz della University British Columbia, in Canada, sta infatti conducendo un'analisi del fenomeno meduse su scala mondiale finalizzata a una loro possibile utilizzazione. E anche le microalghe hanno importanti proprietà nutritive e rappresentano una delle fonti più promettenti di proteine e di composti bioattivi (acidi grassi polinsaturi, pigmenti e vitamine). Ricchi di proprietà nutritive sono anche gli insetti, che suscitano però qualche resistenza negli italiani.

"Sono circa due miliardi le persone che, in più di 90 paesi, si nutrono di insetti" ricorda Francesco Gai dell’Ispa-Cnr. "Questi animali, secondo la Fao, possono rappresentare un’opportunità percorribile per migliorare lo stato di nutrizione nelle popolazioni dei paesi in via di sviluppo: sono infatti -precisa- ricchi di proteine e grassi 'buoni', di calcio, ferro e zinco". Sul perché dovremmo mangiare insetti e sulla sostenibilità dei loro allevamenti parlerà Paul Vantomme della Fao. Alla conferenza parteciperà lo chef Gennaro Esposito del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense (Na), che mostrerà come la cucina mediterranea possa accogliere in modo vincente i nuovi alimenti.

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