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Estate: consigli per vacanze sicure, dal cibo ai bagagli

27 luglio 2016 | 13.01
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Estate tempo di vacanze. Ma dal cibo allo spauracchio dei ladri o dei bagagli dispersi, le preoccupazioni non sono sempre in agguato. Per vivere al massimo della spensieratezza questo periodo dell'anno, è bene quindi seguire alcuni pratici consigli per partire in sicurezza. Partiamo dall'alimentazione, perché è proprio nella stagione estiva che aumentano i casi di disturbi gastrointestinali causati da cibi contaminati da microrganismi o da sostanze tossiche prodotte dagli stessi microrganismi (intossicazioni). Ecco, quindi, i consigli dell'Unione nazionale consumatori per tutelarsi.

Frutti di mare, alimento tipico dei menù estivi: il consiglio è di non acquistare quelli di dubbia provenienza; sì a cozze e vongole solo se in confezioni sigillate e dotate di un’etichetta che ne indichi peso e scadenza, ricordando che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°C. Al ristorante? Diffidare dei carrelli con cibi freddi, soprattutto se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova, a meno che il ristoratore non sia quello di fiducia.

Nei bar e nei negozi non acquistate prodotti se il congelatore è stracolmo di roba: per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Occhio all’aspetto: controllate che non ci sia brina all’esterno delle confezioni surgelate, è indice di un cattivo mantenimento.

Gelati in spiaggia? A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati, hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli. Se l’alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell’interruzione della catena del freddo. No a bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto il sole: l’aumento della temperatura favorisce la crescita batterica anomala e i contenitori di plastica, esposti ai raggi solari, rilasciano sostanze chimiche che vengono poi assimilate dal nostro organismo.

Smarrimento, danneggiamento o ritardo nella riconsegna del bagaglio: si può avere diritto a un risarcimento facendo reclamo nei confronti della compagnia aerea entro 7 giorni lavorativi dalla consegna del bagaglio (il termine complessivo per rivolgersi al giudice è di 2 anni). Per quanto riguarda il risarcimento, invece, bisogna distinguere tra le compagnie aeree comunitarie che aderiscono alla Convenzione di Montreal del 1999 (la maggior parte) e quelle che invece non vi aderiscono.

Nel primo caso, il passeggero ha diritto ad un risarcimento fino 1.000 Dsp (Diritti Speciali di Prelievo), pari a circa 1.164 euro, per ciascun bagaglio registrato e in relazione al danno effettivamente subito; nel secondo, l’entità del risarcimento è limitata a 17 Dsp, pari a circa 19 euro per kg di bagaglio trasportato.

E' possibile aumentare il livello del risarcimento con la cosiddetta “dichiarazione di valore“ che si effettua al momento del check-in e consente di elevare il limite di responsabilità della compagnia previo pagamento di un’apposita tariffa aggiuntiva. Sarà bene, inoltre, prestare attenzione ai regolamenti delle varie compagnie.

Città che si spopolano, appartamenti che si svuotano fanno gola ai ladri: questi alcuni suggerimenti degli esperti di sicurezza dell’Unione Nazionale Consumatori per proteggere al meglio la propria abitazione durante le vacanze estive. Evitare di far sapere se si sta partendo, controllare il funzionamento del sistema dall’allarme, lasciare accesa una luce o la radio per mostrare che la casa è abitata, chiedere a un amico di controllare periodicamente l’abitazione e di prelevare con frequenza la corrispondenza che potrebbe accumularsi nella casella condominiale.

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