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Rifiuti: Assobioplastiche, Ue definisca cosa fare su frazione organica

09 novembre 2016 | 16.36
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Rifiuti: Assobioplastiche, Ue definisca cosa fare su frazione organica

Regole chiare e precise sulla raccolta della frazione organica in Europa. La richiesta arriva dal presidente di Assobioplastiche, Marco Versari, secondo cui "sulla frazione organica è fondamentale che a livello Europeo si definisca cosa fare".

Anzi, secondo il presidente di Assobioplastiche "è sorprendete che l'Ue abbia regolato la gestione di qualsiasi tipo di frazione di rifiuto, dalla carta al vetro, ma anche plastica, Raee o oli, mentre la frazione organica, che vale più di un terzo dei rifiuti prodotti ogni giorno, non viene in nessun modo regolamentata".

"È questo il vero passo in avanti che ci aspettiamo che faccia l'Ue" sottolinea Versari. Il tema è stato al centro della seconda giornata degli Stati generali della Green economy nell'ambito di Ecomondo a Rimini dalla quale è arrivata la proposta di Edo Ronchi, presidente della Fondazione sviluppo sostenibile di rendere obbligatoria la raccolta della frazione organica in tutti i paesi europei.

"Una proposta che condividiamo" commenta Versari, anche perché "sappiamo benissimo che il settore delle bioplastiche cresce se cresce la consapevolezza che la frazione organica è il principale motore per nuove applicazioni delle plastiche biodegradabili e compostabili" e si va dai sacchetti per la raccolta dell'umido alle buste per la spesa fino ad arrivare alle cialde del caffè.

Quanto all'andamento del settore delle bioplastiche, Versari spiega che a breve saranno presentati i dati annuali ma "possiamo dire che il settore cresce di diversi punti percentuali e cresce perché cresce la diffusione sul territorio nazionale della raccolta differenziata e della frazione organica". Un andamento positivo che riguarda anche le aziende attive nel settore.

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