Il sistema è sempre lo stesso: annunciano interventi necessari in canili o situazioni a rischio dopo le calamità (in questo caso, terremoto e neve) sostenendo di raccogliere soldi per strutture che effettivamente sono in difficoltà, ma indicando numeri di conti bancari non riconducibili alle associazioni o a chi gestisce le strutture per le quali sostengono di raccogliere i fondi. Con questo sistema si presentano sui social network e riescono molto spesso a raccogliere cifre ingenti.
Lo denuncia Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, che nella sola settimana appena conclusa ha raccolto ben 17 segnalazioni. Per questo, il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, ha deciso di presentare un esposto alla procura di Milano e alla polizia postale chiedendo la verifica di una quindicina di questi annunci e capire dove vanno a finire i soldi raccolti.
In attesa di fare chiarezza sulla vicenda, ecco i suggerimenti dell'associazione su come difendersi dalle truffe di questo genere.
Intanto - mette in guardia Aidaa - non mandare soldi se non si è certi della destinazione finale, spesso basta una telefonata alla struttura per la quale gli sciacalli dicono di raccogliere fondi per smascherarli.
Mai donare soldi - continua l'associazione - a chi li raccoglie in maniera generica a favore degli animali terremotati o dei canili in difficoltà senza che vi sia la possibilità di verificare che questi soldi siano effettivamente destinati alle strutture in questione. "Complessivamente - sottolinea Aidaa in una nota - da quanto abbiamo appurato in questi pochi giorni questi sciacalli truffatori potrebbero aver incassato complessivamente fondi per oltre 100.000 euro, donati in buona fede per gli animali in difficoltà e finiti invece nelle tasche dei truffatori".
Per segnalazioni e richieste di chiarimento in caso di possibile truffa, Aidaa mette a disposizione un numero da contattare: 3479269949.