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Energia: sistemi smart, rischio cyber attacchi anche per rinnovabili

14 marzo 2017 | 12.22
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(Foto Fotolia)
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Rete elettrica e rete informatica sempre più interdipendenti e aumenta il rischio di attacchi informatici con le conseguenze che questi possono avere sulla rete elettrica nazionale e sulle aziende, come sottolineato nel nuovo report della Commissione Europea “Cyber Security in the Energy Sector”: si va da black out molto estesi a scenari ben più gravi se si pensa che le smart grid connettono tra loro anche centrali nucleari, oleodotti, gasdotti e sistemi di rigassificazione, oltre alle tecnologie di produzione di energia da fonte rinnovabile.

Nel 2016 gli attacchi informatici alle infrastrutture critiche in Italia, tra cui quelle dell'energia, sono aumentati del 15% rispetto al 2015. Gli obiettivi di questi attacchi? Compromettere e controllare i dispositivi di controllo delle reti, spesso come primo passo di attacchi più in profondità e complessi; inserire dati di traffico contradditori, modificarli o cancellarli allo scopo di indurre decisioni sbagliate nei sistemi di risposta; acquisire informazioni private sui dati degli utenti; sabotare il sistema di comunicazione ed elaborazione dei dati per ritardarlo o mandarlo in tilt.

Anev, anche il settore eolico esposto al rischio

Anche il settore eolico è esposto a questo rischio con conseguenze che si possono ripercuotere sul singolo operatore, a rischio perdite economiche dovute all’interruzione dell’attività. E' necessario "intensificare i sistemi di sicurezza dei dispositivi informatici legati ai sistemi di gestione e manutenzione delle turbine eoliche, dei sistemi Scada, che nella maggior parte dei casi non sono stati creati per il web e risultano quindi obsoleti e più soggetti ad infiltrazioni di hacker”, spiega Davide Astiaso Garcia, segretario generale dell’Anev, l'associazione nazionale energia del vento.

Tema affrontato in occasione della tavola rotonda "I problemi di cybersecurity per il settore energia", oggi a Milano in occasione del Security Summit in collaborazione con Clusit. “Il rischio di perdere ore di vento e di produzione va limitato, migliorando la tecnologia e favorendo la collaborazione tra operatori”, aggiunge Garcia.

il settore chiede una maggiore accortezza nella gestione dei sistemi

Per Simone Togni, presidente dell’Anev, "il miglioramento delle rete di trasmissione elettrica nazionale e l’introduzione di soluzioni smart, ha rappresentato un grande traguardo per il settore eolico e per le rinnovabili tutte”.

“A tale indispensabile sinergia tra rete elettrica, rete informatica e tecnologie di produzione elettrica da fonti rinnovabili, va aggiunta - sottolinea Togni - una maggiore accortezza nella gestione dei sistemi, affinché si perfezioni del tutto il processo di evoluzione del sistema energetico in direzione smart”.

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