Coltivatori a distanza? E' possibile adottando un ulivo, il filare di una vigna, arnie o appezzamenti coltivati a frumento da seguire 'da remoto' e ricevendo a casa il raccolto. Con questo obiettivo nasce Coltivatori di Emozioni, una nuova piattaforma che permette al consumatore di partecipare alle attività agricole seguendo il ciclo produttivo e ottenere alla fine un prodotto sano e genuino.
Dopo l'adozione, una newsletter settimanale aggiorna sull’avanzamento del ciclo di produzione e a questa presto si aggiungeranno le webcam installate sui vari terreni, così da poter controllare in qualsiasi momento lo stato della propria adozione. Un nuovo modo di essere a contatto con la natura, che offre la possibilità di scegliere e veder crescere le piante, di seguire i processi che dal seme portano al frutto e dal frutto al prodotto da ricevere a casa.
Il progetto nasce da un'idea di Paolo Galloso supportato da partner istituzionali tra cui Regione Puglia e Comunità Montana Oltrepò Pavese oltre a diverse aziende.
Quattro le tipologie di adozione: "semplice", “adotta e assapora” (che permette di ricevere un assaggio di prodotto), “adotta e cresci” (con cui seguire il ciclo produttivo e ricevere direttamente a casa vino, olio, miele), “adotta e vivi un’emozione” (con la possibilità di trascorrere una giornata a contatto con la natura nell’azienda agricola che ha in cura i coltivi adottati).
Tutte le adozioni azionano un contatore visibile direttamente sul sito. Un esempio? Mille alberelli adottati equivalgono a 350 ore lavorative. Il progetto si rivolge non solo ai consumatori ma anche alle aziende che operano nel food & beverage, una garanzia di qualità da offrire ai propri clienti. Nove le regioni attualmente coinvolte: Puglia, Sicilia, Calabria, Molise, Marche, Lombardia, Toscana, Piemonte e Veneto.