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Clima: Noaa, estate 2017 terza più calda di sempre

19 settembre 2017 | 11.10
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(Fotolia)
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L'estate 2017 è la stata la terza più calda di sempre. Stando alle rilevazioni del Noaa, agenzia federale statunitense di meteorologia, il periodo giugno-agosto 2017 è stato il terzo più caldo da quando le registrazioni globali hanno avuto inizio nel 1880 con una temperatura della Terra e degli oceani +0,81°C rispetto alla media del 20° secolo, un valore che lo colloca subito dietro allo stesso periodo del 2016 (primo) e del 2015 (secondo).

Ad agosto - si legge nel Rapporto relativo al mese scorso pubblicato sul sito dell'Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica americana - la temperatura globale della Terra e degli oceani è stata di 0,83°C sopra la media del 20° secolo e la terza più alta per il mese di agosto in 138 anni dopo quelle rispettivamente del 2016 e 2015.

Per i primi otto mesi dell'anno, la temperatura globale della Terra e dei mari si posiziona come la seconda più alta in 138 anni a +0,88°C rispetto alla media del 20° secolo, subito dopo il 2016 ma prima del 2015. "Sulla base di tre semplici scenari, il 2017 probabilmente finirà come il terzo anno più caldo", sottolineano gli scienziati del Noaa.

Intanto prosegue la sua corsa l'uragano Maria, "l'ultimo della serie anomala di uragani", sottolinea Coldiretti. "Si tratta della conferma della tendenza al cambiamento climatico dopo che nel 2017 - sottolinea la Coldiretti - il mese di gennaio si è classificato a livello globale come il terzo più caldo dall’inizio delle rilevazioni come giugno ed agosto mentre febbraio, marzo, aprile, maggio e luglio si sono invece classificati tutti al secondo posto. Nel ventunesimo secolo le temperature annuali - precisa la Coldiretti - hanno fatto segnare per ben cinque volte il record nel 2005, 2010, 2014 e 2015 e nel 2016 che è tuttora l’anno più caldo di sempre".

Nel complesso, per l'Italia, l'estate 2017 - secondo i dati Isac-Cnr - risulta la seconda estate più rovente dal 1800, seconda solo a quella eccezionalmente torrida del 2003 (+2.48°C quella di quest'anno contro +3.76°C dell'estate 2003); oltre ad essere stata la quarta più siccitosa di sempre. "A settembre tuttavia le precipitazioni sono più che raddoppiate con la caduta di ben il 127% in più di pioggia rispetto alla media sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade. Il maltempo - continua la Coldiretti - si è abbattuto violentemente sui terreni resi aridi da una estate calda e siccitosa".

"Le precipitazioni - continua l'Organizzazione degli imprenditori agricoli - per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano danni e pericolo di frane, alluvioni e smottamenti. Siamo di fronte al moltiplicarsi di eventi estremi per la tropicalizzazione del clima con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, grandinate, precipitazioni violente e bombe d’acqua che il terreno non riesce più ad assorbire per colpa del consumo di suolo".

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